Alla vigilia delle novantatreesima Giornata Mondiale Missionaria, quando tutta la Chiesa invitava i fedeli a riflettere sulla propria condizione di "Battezzati e inviati", la comunità parrocchiale di San Leone Magno - in particolare la signora Angela, ha accolto e dato alloggio nella sede storica di Azione Cattolica ad uno speciale fedele "inviato".
Si tratta del pellegrino Carlo de Palma, cinquantaduenne brigadiere della Finanza originario di Giovinazzo, il quale, in gioventù, aveva conosciuto don Tonino Bello: educatore e sacerdote che proprio tra le navate della strada annunciava il Vangelo, incontrava gli ultimi e si impegnava nella costruzione della pace. Un incontro, quello con il vescovo di Alessano, che de Palma non ha più dimenticato; dichiara, infatti, "Avevo questo desiderio da un po’ di tempo. Durante gli anni della gioventù ho frequentato don Tonino, facevo parte del movimento spirituale “Vivere In” e ancora adesso vivo nel suo ricordo. Per me questa non è solo una prova fisica, ma anche spirituale. Oltre allo zaino mi porterò dietro un bagaglio invisibile con dentro la capacità di ascoltare, affrontare la fragilità e vivere la solitudine".
Un nuovo itinerario per far conoscere oltre i confini regionali la figura di don Tonino Bello, venuto a mancare venticinque anni fa, è nato da un progetto della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-
Il cammino ripercorre la vita di don Tonino e attraverso i luoghi di questo sacerdote, vescovo e, prima ancora, uomo, contribuisce a promuovere il territorio pugliese, valorizzandone popolazione, patrimonio, tradizioni. Si parte da Molfetta, sede della Diocesi che l'aveva visto Vescovo, per giungere ad Alessano, la città natale e dove, oggi, riposa. La sua tomba è costante meta per pellegrini, credenti e non credenti, attratti dal suo stile, dai suoi gesti, dal suo messaggio.
Lungo 300 km di strada, il cammino parte dalla Basilica della Madonna dei Martiri e prosegue per Ruvo di Puglia, Terlizzi, Santo Spirito, Bari, Rutigliano, Castellana Grotte, Noci, Alberobello, Martina Franca, Ceglie Messapica, San Vito dei Normanni, Mesagne, San Pietro Vernotico, Surbo, Sternatia, Cutrofiano, Ruffano, Tricase, Alessano.
L'augurio auspicato da Carlo de Palma è che ci siano sempre piu ragazzi coinvolti nel nuovo progetto dell’associazione, che sempre più giovani si ritrovino a compiere insieme un altro pellegrinaggio, ritenuto da don Tonino più lungo, decisivo, faticoso: quello che, accogliendo l’invito del Vangelo "porta l’uomo dalla periferia al centro del proprio cuore".
Scriveva, infatti, don Tonino Bello: "La pace richiede lotta, sofferenza, tenacia. Esige alti costi di incomprensione e di sacrificio. Rifiuta la tentazione del godimento. Non tollera atteggiamenti sedentari. Non annulla la conflittualità. Non ha molto da spartire con la banale vita pacifica.
Sì, la pace prima che traguardo, è cammino. E, per giunta, cammino in salita. Vuol dire allora che ha le sue tabelle di marcia, i suoi ritmi, i suoi percorsi preferenziali e i suoi tempi tecnici, i suoi rallentamenti e le sue accelerazioni. Forse anche le sue soste. Se è così, occorrono attese pazienti. E sarà beato, perché operatore di pace, non chi pretenda di trovarsi all'arrivo senza essere mai partito, ma chi parte".