A pochi giorni dalla notizia del riconoscimento, da parte dell’Ufficio italiano Brevetti e Marchi, dell'innovativo metodo per la conservazione a lungo termine dei pezzi anatomici messo a punto da Raffaele Armentano, ricercatore medico dell’Unità Operativa di Anatomia e Istologia Patologica dell'istituto, l'annuncio della nuova partnership dell’I.R.C.C.S. ''Saverio De Bellis'' con il Kanagawa Cancer Center Research Institute di Yokohama.
Si rammenterà che, solo pochi mesi fa, era stato reso noto l’accordo col colosso statunitense Mayo Clinic per lo sviluppo di un progetto comune di ricerca sul colangiocarcinoma.
Con l'accordo quadro sulla progressione dei tumori gastrointestinali stretto con la prestigiosa istituzione nipponica sede della scuola di medicina, l'istituto castellanese incassa un'altra partnership di rilievo. Il Kanagawa, in particolare, ha un assetto organizzativo simile a quello del nosocomio castellanese, poiché unisce all’attività assistenziale squisitamente ospedialiera, quella della ricerca multidisciplinare.
“L’obiettivo della nostra collaborazione" – spiega il docente Naohiko Koshikawa - "è investigare nuovi bersagli terapeutici e diagnostici focalizzati nel microambiente tumorale per i tumori gastrointestinali. In particolare, con questa collaborazione vogliamo studiare un componente della matrice extra-cellulare appartenente alla famiglia delle Laminine, la Laminina-332 che gioca un ruolo chiave nella patogenesi della progressione tumorale dei tumori gastrointestinali”. L’accordo include lo scambio di materiale biologico, studi clinici di validazione di nuovi test diagnostici per individuare precocemente lo sviluppo di metastasi, ma anche scambio di ricercatori.
Ad aprire le porte alla collaborazione è stata la visita in primavera dello stesso Koshikawa all’Istituto di Castellana. Nell’occasione, con il direttore scientifico dell’I.R.C.C.S. Gianluigi Giannelli, fu sviluppato un percorso scientifico comune, che ha visto recentemente la ratifica dell’atto ufficiale di accordo quadro tra le due istituzioni. “Essere partner di prestigiosi enti di ricerca internazionali" - sottolinea oggi Giannelli - "rappresenta una conferma della reputazione scientifica del De Bellis e uno stimolo per i giovani ricercatori dell’istituto, che possono inseguire i sogni legati allo svolgimento di una attività di ricerca con elevati standard qualitativi nella loro terra, evitando l’emorragia di cervelli che depaupera di risorse umane il futuro della nostra comunità”.
Indubbiamente un risultato messo a segno nel solco del percorso di internazionalizzazione della propria ricerca promosso dal direttore generale Tommaso Stallone. Nuovi rapporti che, al pari delle collaborazioni con prestigiose istituzioni spagnole, tedesche, francesi, austriache, svedesi e britanniche, sfociano in pubblicazioni, seminari, progetti comuni.
“Va sempre evidenziata l’importanza per i ricercatori più giovani di incontrare luminari della ricerca con cui confrontarsi e arricchire così il proprio bagaglio culturale. Oggi il mondo della scienza basa l’avanzamento della conoscenza sui continui scambi culturali di ricercatori da un continente all’altro, allargando così giorno dopo giorno i propri orizzonti. È il concetto che guida ormai il lavoro del nostro I.R.C.C.S., in linea con la sua missione”, chiosa Giannelli.