In merito alla recente ordinanza, a firma del primo cittadino, con la quale si dispone il divieto precauzionale di sperimentazione e installazione trasmettitori 5G sul territorio comunale, riceviamo e pubblichiamo da Michele Mastrosimini, promotore della raccolta firme per il Principio di Precauzione.
Il sindaco Francesco De Ruvo, emettendo l’ordinanza n 17 del 27/04/2020, DIVIETO DI SPERIMENTAZIONE E/O INSTALLAZIONE SISTEMI DI COMUNICAZIONI ELETTRONICHE DI QUINTA GENERAZIONE (5G), ha compiuto un atto significativo in un periodo in cui i diritti non hanno tutta la forza che la nostra Costituzione attribuisce loro; infatti, vietando l’installazione di antenne 5G ha limitato i potenziali danni derivanti dall’esposizione alle centinaia di nuove antenne che sarebbero state collocate sulle strade del nostro paese, per esempio sui lampioni pubblici, alla distanza di poche decine di metri l’una dall’altra.
Certo, la tecnologia ci sembra qualcosa di potente, ma vanno sempre valutati gli effetti sulla nostra salute; a tal proposito diversi sono gli studi indipendenti, pure citati nell’ordinanza, che relazionano su gravi potenziali effetti sul nostro organismo derivanti dall’esposizione a radiazioni a radiofrequenze nel 5G, maggiori ai livelli attuali.
Altro aspetto importante è quello che l’ordinanza ha ristabilito la democrazia e ha neutralizzato un atto calato dall’alto senza informazione ai cittadini sui costi e benefici della nuova tecnologia, né chiedendone il consenso agli stessi; questione che a fronte di elevati incassi governativi non è stata affrontata dal punto di vista sanitario né sociale.
Pertanto ringrazio il sindaco Francesco De Ruvo, per aver difeso il nostro paese, l’Amministrazione comunale e tutti i cittadini che hanno firmato la petizione e sensibilizzato altri a farlo, al fine dell’applicazione del principio di precauzione.
Con riconoscenza,
Michele Mastrosimini