Il 20 maggio si celebra la Giornata Mondiale delle Api. Istituita nel 2017 con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica e i decisori politici sull'importanza dell'insetto giallonero per l'equilibrio degli ecosistemi e per la sicurezza alimentare delle specie viventi.
Centinaia di migliaia di specie di api e di altri impollinatori, attivi agenti della fecondazione vegetale, sono seriamente minacciati di estinzione.
Per Coldiretti, è necessaria la modifica sostanziale della legge sull’apicoltura: serve una stretta normativa a tutela di un settore che, in Puglia, ha mostrato grande dinamismo con un aumento del 61,5% delle aziende che producono miele. Un annus terribilis per le nostre amiche api; per gli effetti del maltempo, infatti, si registra un crollo dell’80% nella produzione di miele.
“L’andamento climatico siccitoso senza tregua a partire da febbraio e aggravatosi nelle ultime settimane, seguito da gelate e nevicate nella seconda decade di marzo che hanno arrecato gravi danni ai ciliegeti, infine, un aprile particolarmente capriccioso caratterizzato da vento, pioggia e sbalzi termici, non ha consentito alle api neanche di trovare nettare sufficiente da portare nell’alveare. La tropicalizzazione del clima, ormai una costante in Puglia, fa perdere tra il 30% e il 40% di miele ogni anno”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Com'è noto, il mercato è letteralmente invaso da miele di provenienza straniera. Etichettato come miele, questo prodotto a dir poco scadente subisce fermentazioni, pastorizzazione, ultrafiltrazione, miscelazione di pollini, “taglio” con zuccheri diversi. Rilevanti sono le importazioni dall’estero, specie da Ungheria e Cina, Paesi non ai vertici quanto a sicurezza alimentare. Per essere certi di portare in tavola miele made in Italy - consiglia la Coldiretti - occorre verificare con attenzione l’origine in etichetta oppure rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica.
“Non abbiamo mai vissuto una situazione cosi critica" – denuncia Daniela Margarito, referente del settore apistico di Coldiretti Puglia – "le api sono stressate dai continui sbalzi termini, dalla siccità e dai repentini nubifragi. La sofferenza delle api è uno degli effetti dei cambiamenti climatici in atto che sconvolgono la natura e si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo”.
In occasione della Giornata Mondiale delle Api ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - presenterà la pubblicazione "Il declino delle api e degli impollinatori. Le risposta alle domande più frequenti". Dalle 10:30 di oggi, poi, tavola rotonda in videoconferenza con interventi di Lorenzo Ciccarese (ISPRA), Beti Piotto (Coordinatrice della Commissione Scienze Biologiche della Red de Cientìficos Argentinos en Italia), Valter Bellucci (ISPRA), Aristide Colonna (Presidente Associazione Italiana di Apiterapia), Francesco Campanelli (ISPRA), Giovanni Formato (IZSLT), Valerio Silli (ISPRA).