L'importanza di trovarsi al momento giusto nel posto giusto: così potrebbe, in sintesi, definirsi la vicenda che questo pomeriggio ha visto protagonisti Pierfrancesco Di Masi, anestesista rianimatore in forze presso l'I.R.C.C.S. ''De Bellis'' di Castellana-Grotte e una sfortunata automobilista.
Noto per il suo impegno nel sociale quale membro dei direttivi regionali di Amopuglia e AMCI e del direttivo nazionale dell'associazione conSlancio, Di Masi non è nuovo nel condividere brani della sua esperienza professionale quotidiana, racconti brevi per far riflettere su quanto fragile sia il nostro stato di donne e uomini. Oggi, in particolare, ha riferito della sua avventura lungo la provinciale Castellana-Grotte/Turi. Di ritorno dal capoluogo per un trasferimento in ambulanza, intorno alle ore 14:45, si è accorto che sul ciglio della strada si trova un'utilitaria fresca d'incidente.
"Macchine che passano indifferenti. Nessuna presenza, nessun ferito a bordo, solo una borsa", racconta. "Incertezza. Avviso i Carabinieri, nessuno sa nulla. Ripartiamo sbigottiti. Ma un presentimento mi assale. La borsa, segni recenti, nessun intervento. Pochi metri. Torniamo indietro e - da una prospettiva opposta - ecco che, sotto una siepe, spunta il corpo di una ragazza. Viva. Pochi secondi ed è tutto sotto controllo PA, sat. 02, coscienza conservata. Emorragia grave fermata con laccio. Il 118 interviene".
Un presentimento, insomma, ha salvato la giovane donna sbalzata fuori dell'abitacolo a causa dell'impatto della sua vettura.
"La vita è incredibilmente appesa alle nostre percezioni", chiosa Di Masi, "Vita appesa a un nulla". A volte, basta solo non voltarsi dall'altra parte.