Festa nella parrocchia San Leone Magno di Castellana-Grotte per il ventesimo anniversario dell'ordinazione sacerdotale di don Vito Castiglione Minischetti.
Rutiglianese, classe 1976, don Vito è stato vice-parroco di Santa Maria Assunta a Polignano a mare, parroco della chiesa di Sant'Antonio a Monopoli. Direttore dell'Archivio storico diocesano di Monopoli, nel settembre del 2019 è stato insignito dell'onorifecenza di cavaliere dell'Ordo Equestris Sancti Sepulchri Hierosolymitani.
Parroco della chiesa di San Leone Magno a Castellana-grotte dall'ottobre del 2017, quando dalla chiesa di Sant'Antonio a Monopoli venne chiamato a sostituire l'arciprete don Leonardo Mastronardi, don Vito si è, in breve tempo fatto conoscere, stimare e amare dai suoi parrocchiani e dalla comunità castellanese tutta.
Grande esperto d'arte, sotto la sua guida è stata intrapresa la lunga opera di restauro dei tesori lapidei conservati nel sacro edificio. Nel quinto centenario della nascita dello scultore rinascimentale Aurelio Persio (Montescaglioso, 1518 - Castellana, 1593), il vicario zonale don Vito Castiglione Minischetti ha dato inizio ad una raccolta fondi per il recupero delle opere aureliane conservate nella chiesa di San Leone Magno. Dal 2019, abbiamo potuto ammirare i primi frutti del suo impegno, quella Madonna con il Bambino di Persio tornata all'antico splendore.
Sempre a Persio, fratello del più noto Altobello, l'autore delle opere nella Cattedrale di Matera, sono attribuite le statue di San Pietro e Paolo, gli angeli ceroferari, il Cristo passo. In progetto, infatti, vi è la ricostituzione del polittico aureliano con le opere sopravvissute alla distruzione dell’altare del 1882-1883. Come documentato dallo studioso castellanese Giacomo Lanzilotta nel maestoso studio monografico "Aurelio Persio e la scultura del Rinascimento in Puglia" edito da Adda nel 2010, il polittico era composto da tre registri sovrapposti e posizionato al fondo del presbiterio.
Commosso per le tante dimostrazioni d'affetto, don Vito ha commentato "Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato alla gioia del mio 20esimo di sacerdozio. Dalla famiglia che mi ha generato alla vita e alla fede e le parrocchie che mi hanno formato e accompagnato nel mio paese d’origine, i sacerdoti e vescovi - vivi e defunti - che hanno mostrato la bellezza del sacerdozio e le “sue spine”, la loro formazione e tutti i compagni di viaggio e le comunità parrocchiali che sono state e sono un dono per il mio ministero… in special modo San Leone Magno dove ora si adempie quello che il Signore ha scelto per me e il suo popolo".
Ecco alcuni momenti della cerimonia.
(Foto Ezia Secondo)
“Cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato? Alzerò il calice della salvezza, e invocherò il nome del Signore. Adempirò i miei voti al Signore, davanti a tutto il suo popolo".