“È la quinta volta che giuro sulla Costituzione ed è come se fosse la prima". Così ha esordito Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, nel discorso pronunciato ieri al termine della cerimonia del giuramento in occasione dell'XI legislatura.
"La prima volta era in aula di una udienza civile con la toga ed ero emozionato come oggi. La Repubblica italiana è stata ed è tutta la mia vita. Sono qui grazie al popolo pugliese e voglio ringraziare tutti coloro che, a partire da quest’aula, si sono battuti per la mia elezione, perché nulla è scontato in democrazia".
Emiliano ha, quindi, presentato la Giunta regionale per passare a illustrare il programma dei prossimi cinque anni.
Uno dei punti caldi, quello dell'ILVA.
"Sulla questione dell’ILVA abbiamo discusso dell’alternativa tra la decarbonizzazione degli impianti e la chiusura dell’area a caldo", ha spiegato. "Noi vogliamo che Taranto sia una città importantissima. Quindi, se il Governo, e lo dico con tutta la delicatezza del caso, sta in queste ore chiudendo un accordo del quale ancora io non so nulla, come non sanno nulla il Sindaco di Taranto e i Sindaci dell’area metropolitana, se decidono di chiuderla e ci danno le risorse per farlo, saremmo tutti contenti. Se decidono di chiudere l’area a caldo, e ci garantiscono le risorse, a noi sta bene. Se invece decidono di lasciarla com’è, noi non consentiremo mai la ricostruzione di AFO5, AFO1 e AFO2 con il ciclo integrato. Siamo disponibili, al massimo, ad accettare la decarbonizzazione di questo impianto".
Sul tema dei rifiuti, altra bestia nera da sfidare, chiarisce che "Vogliamo trasformare la parola rifiuti in parola risorsa e vogliamo ridurre tendenzialmente a zero i rifiuti da conferire in discarica, confermando il no ai termovalorizzatori e costruendo un sistema regionale fondato sull’impiantistica pubblica, finalizzata al riciclo e al recupero della materia, in grado di assicurare la piena autosufficienza e la sostenibilità del nostro sistema regionale".
Ancora, sul tema della cultura, "Abbiamo istituito l’Osservatorio regionale della cultura, il sistema regionale della cultura, e fatto il Piano strategico Puglia365, ma vogliamo rafforzare ulteriormente questo settore, partendo dalla mission di Pugliapromozione".
Infine, la salute, argomento di stringente attualità: "Speriamo di poter implementare – e dobbiamo farlo in modo progressivo – i presìdi territoriali assistenziali, il potenziamento delle attività specialistiche ambulatoriali, la valorizzazione dell’approccio di genere nella cura (è un punto sul quale ci siamo intrattenuti a lungo), e avere un unico Piano integrato sociosanitario, mettere insieme welfare e sanità, senza sovrapporre e senza fare confusione, ma avendo un forte approccio integrato; l’estensione dei programmi vaccinali per tutte le età, la prevenzione. Tutto questo cammina sulle gambe del nostro personale sanitario: per quanto ci stiamo sforzando di fare nuove assunzioni, c’è però un limite tecnico, perchè non riusciamo a trovare figure professionali come anestesisti e medici, tant’è che ci stiamo rivolgendo anche a Paesi esteri per cercarli. Rimane il fatto che stiamo giocando un partita con meno giocatori, a parità di abitanti la Puglia ha 15mila addetti in meno nella sanità rispetto ad altre regioni".
A fronte delle critiche, ribatte "Giocare per un lungo periodo di tempo in inferiorità numerica crea problemi molto pesanti, che influiscono sull’umanizzazione dei percorsi e in generale sulla tenuta complessiva del sistema. Sono mesi e mesi che tutto il sistema sanitario pugliese è sottoposto a uno stress senza precedenti. Qualcuno dice: Che avete fatto ad agosto? Ad agosto abbiamo dovuto recuperare tutti i budget di salute ordinaria che il Covid aveva sospeso. Quindi, quelle stesse persone hanno riaperto tutti i reparti ordinari e, approfittando della tregua che il Covid ci ha dato, hanno cominciato a curare le altre malattie. Oggi ci troviamo di fronte all’ondata successiva che si sta verificando, un’ondata dodici volte più alta di quella di marzo e aprile per numero di contagiati e per problematiche sanitarie annesse. Il raddoppio delle strutture sanitarie sembrava un orizzonte pazzesco. Il nostro Piano arriva a quattro. E speriamo che basti, perché nessuno ci dice qual è il giorno del picco".
Chiosa con una citazione di don Tonino Bello. "La speranza è parente stretta del realismo, è la tensione di chi, incamminandosi su una strada, ne ha già percorso un tratto e orienta i suoi passi verso un traguardo non ancora raggiunto, è impegno robusto che non ha da spartire nulla con la fuga, perché chi spera non fugge, si incarna nella storia, non si aliena, costruisce il futuro, e non lo attende soltanto. Ha la grinta del lottatore, non la rassegnazione di chi disarma. Cambia la storia, non la subisce. Ricerca la solidarietà con gli altri viandanti, non la gloria del navigatore solitario”.
Ecco il giuramento per la XI legislatura di Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia.
Auth. Ufficio stampa Regione Puglia