I Carabinieri della Compagnia di Monopoli, coadiuvati da personale del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Nucleo CITES del Gruppo Forestale di Bari, hanno rinvenuto, in una masseria nelle campagne di Castellana-Grotte, arma e munizioni non denunciate, rifiuti pericolosi e opere abusive.
In manette il proprietario, un settantaquattrenne. Il blitz è scattato all’alba, con l’ausilio di personale specializzato dello Squadrone Elitrasportato Cacciatori Puglia di stanza nel Gargano.
I militari, dopo aver circondato l’area, hanno dato luogo alla perquisizione dell’abitazione dell'uomo, estendendo le operazioni di ricerca al garage e ai magazzini costruiti per l’allevamento di animali.
Durante le attività, nascosti fra gli attrezzi agricoli e in vasi di vetro, i militari hanno rinvenuto un fucile Benelli calibro 12 - risultato, in seguito, provento di un furto perpetrato quatttordici anni fa a Mola di Bari, 325 munizioni da caccia di vario calibro; armi e munizioni erano illecitamente detenuti in assenza delle autorizzazioni di legge.
Nel corso dell’ispezione del terreno agricolo circostante, poi, sono stati rinvenuti rifiuti di vario genere, depositati in modo incontrollato dal proprietario, oltre allo sversamento, in acque sotterranee, di liquami altamente inquinanti, derivati dagli scarti degli olii utilizzati per le autovetture.
Tra le numerose baracche e magazzini, realizzate senza il permesso di costruire, venivano individuati nove cani varie razze, privi del microchip identificativo e non iscritti all’anagrafe canina regionale.
Al termine dell’attività, l’uomo è stato tratto in arresto in flagranza di reato per ricettazione e detenzione illegale di armi; contestate pure violazioni in merito all’abusivismo edilizio e, in relazione alla normativa ambientale, l’illecito abbandono di rifiuti. In tema di normativa sulla prevenzione del randagismo, sono state elevate sanzioni per un totale di euro 1.800,00.
L’indagato è stato tradotto presso il Carcere di Bari a disposizione della locale Procura della Repubblica, mentre tutta l’area, il fucile e le munizioni sono state sottoposte a sequestro.