Lo scorso lunedì, presso la parrocchia Il Salvatore di Castellana-Grotte, ha avuto luogo un incontro di formazione riservato agli operatori pastorali delle parrocchie castellanesi. Scopo quello di presentare il nuovo messale romano, adottato nella nostra diocesi dalla prima domenica di Avvento, un po’ in anticipo rispetto al giorno di Pasqua, data fissata per tutto il territorio nazionale.
Ha presieduto l’incontro don Davide Garganese, volto noto nella comunità cittadina per il suo incarico di parroco a Santa Maria del Caroseno dal 2015 al 2017.
Il preparatissimo don Davide, dottore di ricerca in Sacra Liturgia presso il Pontificio Istituto Liturgico Sant’Anselmo di Roma e direttore dell’ufficio liturgico diocesano, ha presentato il nuovo messale come un testimone fedele della tradizione bimillenaria della Chiesa ed il suo legittimo progresso.
Dopo un breve excurusus storico, con particolare riferimento al Concilio Vaticano II, vero ispiratore del nuovo cammino della Chiesa, il relatore si è soffermato sulle “cinque esse” che sono da filo conduttore nella nuova edizione del libro liturgico ovvero il Messale come scrigno, spartito, specchio, sentiero e simbolo.
Seguendo questo filo conduttore, don Davide ha spiegato il nuovo Messale non tanto nelle innovazioni del linguaggio e delle prescrizioni rituali che sono state apportate, ma proprio come via di accesso al mistero e strumento essenziale per il cammino e la preghiera delle comunità cristiane.
Un argomento davvero complesso che naturalmente non poteva essere esposto in un breve incontro, basti pensare che per giungere alla nuova edizione, la commissione che si è occupata della revisione, ha impiegato ben diciotto anni per terminare i lavori.
Ai partecipanti è stato consegnato un libretto per la lettura e le riflessione e don Giangiuseppe Luisi, referente zonale per la liturgia, nei saluti finali ha auspicato e si è impegnato per ulteriori incontri di crescita e consapevolezza della vita liturgica nelle comunità cristiane.