Possiamo chiamare donne e uomini, coloro che procurino la morte di un gatto randagio?
Possiamo definire esseri umani, coloro che ritengano di avere il diritto di infliggere sofferenze indicibili a un essere vivente mite e indifeso, compagno di vita della nostra specie da tempo immemorabile? Si pensi che, le prime tracce di domesticazione del gatto, sono state trovate in Cina e risalgono al 5.300 a.C.
A scorno di questa lunghissima amicizia, nel 2021 si pensa di risolvere il problema del randagismo felino con la soppressione per avvelenamento. O almeno questo è il sospetto avanzato dai volontari della colonia felina delle Grotte di Castellana. Ci hanno scritto, infatti...
"Vorremmo sottoporre alla vostra attenzione una serie di brutte vicende che si stanno verificando in zona Grotte. Da tempo ormai, quotidianamente, provvediamo all'accudimento di molti gatti che stanziano nel circondario delle Grotte di Castellana. Oltre - infatti - alla nostra amata colonia, ormai censita e regolare e che, purtoppo, conta al momento solo due esemplari, ci occupiamo di numerosi gatti che stazionano nelle vicinanze dei chioschi della pineta Grotte, nei pressi del comando cittadino della Polizia stradale e nel terreno che accorpa la vecchia struttura dell'hotel Matarrese. Ebbene, nel giro di pochi giorni è avvenuto uno sterminio di gatti adulti, tutti in ottima salute e curati costantemente da noi gattari. In verità, in precedenza hanno trovato la morte anche alcuni mici della colonia delle Grotte di Castellana. Tutti i gatti sono semplicemente stati rinvenuti per terra, senza vita e senza evidenti segni di colluttazioni o di aggressioni, tanto da far ipotizzare si possa trattare di casi di avvelenamento. Sappiamo che alcuni mal sopportavano la presenza dei felini, ma, di qui, allo sterminio... Povere creature! Che fastidio danno? Cercano solo cibo, un riparo e qualche carezza. Sono gatti sfortunati che vivono per strada cercando di resistere, giorno dopo giorno. Lo sgomento per quanto è accaduto è immenso: ci sentiamo soli, abbandonati, come se si trattasse solo di un nostro problema. Vorremmo solo ricordare, a chi compia azioni così spregevoli, che la Legge 14 agosto 1991 n. 281- Legge Quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo, punisce severamente chi maltratti gli animali".
Per parte nostra, non potevamo non raccogliere l'appello disperato dei volontari, così come abbiamo fatto in passato e con più forza richiamare l'attenzione delle istituzioni sui fatti.
A lato, la foto di uno dei gatti rinvenuti.