Dall'Istituto comprensivo ''Angiulli - De Bellis'' di Castellana-Grotte diretto da Gerardo Magro, notizia delle iniziative organizzate in occasione della Giornata della Memoria, la ricorrenza civile, istituita in Italia nel 2000, che rammenta l'eccidio di oltre sei milioni di ebrei da parte dei nazifascisti e coincide con il giorno nel quale furono abbattuti i cancelli di Auschwitz.
La storia della Shoah è soprattutto una storia umana, parla di individui. Non è solo il racconto dello sterminio di massa; essa implica lo sforzo di comprendere l’animo umano e le modalità con le quali l’uomo ha affrontato le situazioni e i difficili dilemmi etici di quei terribili anni.
L’approccio didattico dell’ISHS (International School for Holocaust Studies) alla Shoah si articola in sei punti: la vittima ebrea (the jewishvictim); l’indifferente (the bystander); l’esecutore (the perpetretor); l’approccio appropriato alle diverse fasce d’età; l’interdisciplinarità: il ruolo dell’educatore.
Si parte, dunque dalla vittima.
Le foto raccolte dai centri studio sull’olocausto mostrano visi dietro le statistiche degli uccisi, le persone diventano più tangibili: prima di essere uccisi dai nazisti, prima di diventare aridi dati per gli storici, erano persone; avrebbero potuto vivere ricche vite eccitanti o noiose vite normali o non comuni, ma loro erano vivi, prima di essere falciati via.
Dopo aver visto gli occhi di queste persone nelle fotografie esse non saranno più anonime, se non altro queste foto ci avranno fatto fermare per un attimo a considerare che erano persone come noi, ed ognuno di loro era un universo. Se noi possiamo capire questo avremo fatto un passo avanti nella comprensione di ciò che abbiamo perso nella Shoah.
Per creare questa comunanza, lo Yad Vashem (Centro internazionale di ricerca sulla Shoah) ha dato l’opportunità di commemorare la memoria di una vittima precisa associandola al nostro nome attraverso l’iniziativa “IRemember Wall”, cui gli alunni della scuola primaria e secondaria dell’I. C. “Angiulli - De Bellis” di Castellana-Grotte, diretto da Gerardo Magro, hanno partecipato con entusiasmo e commozione, inserendo il proprio nome e cognome in una pagina web, per cui all’immagine di una vittima è stato associato il nome di uno studente che ricorda, il tutto postato in una bacheca virtuale.
Oltre all’importanza educativa dell’iniziativa, c’è da considerare quella più squisitamente didattica: utilizzando gli strumenti dell’innovazione, i ragazzi hanno lavorato fisicamente a Castellana, ma concettualmente a Gerusalemme!