Dalla Scuola primaria ''Giacomo Tauro'' di Castellana-Grotte, il racconto dell'esperienza "Vestiamoci d’arte".
La pandemia ha cambiato le nostre abitudini, ci ha insegnato a guardare la nostra quotidianeità con occhi diversi e viverla con costante paura e crescente preoccupazione. Ma, se si vuole, per qualche attimo, ritrovare un po’ della vecchia serenità ed effervescenza creativa basta specchiarsi negli occhi dei bambini, farsi dolcemente guidare dal loro sguardo curioso, pronto a catturare nel reale, nuovi stimolanti dettagli e trasfomarli in esperienze formative divertenti. Tutto questo,anche quando e’necessario attenersi a rigidi protocolli di sicurezza e prevenzione. Ma, in ogni scuola, ogni giorno, si compie una magia, si scrive una storia a lieto fine.
E questo le maestre e i maestri lo sanno e attraverso attivita’laboratoriali interdisciplinari, guidano ciascun alunno alla scoperta maieutica delle proprie potenzialità. A fare esperienza di esse. Ed è, in questo clima stimolante, che la terza E, della scuola primaria Tauro, si è trasformata nella Terza cafE’culturale.
Un moderno ritrovo di menti brillanti dove coltivare il proprio talento.
Mani laboriose e progetti condivisi hanno allestito gallerie d’arte, scritto e interpretato commedie, fondato un giornale a tiratura domenicale il "Lucale", che ha raccontato e continuerà a farlo, le esperienze della classe.
A Carnevale, in mancanza del tradizionale veglione in maschera, prende vita, il progetto "Vestiamoci d’arte’’ - le tableau vivant.
L’entusiasmo coinvolge le famiglie che mettono a disposizione il loto tempo, i loro talenti e ne viene fuori una mostra virtuale, un fotolibro, un racconto e un'edizione speciale del "Lucale".
Una settimana intensa, ma che nessuno dimenticherà per la gioia, per il nostro sentirci parte di un comunità educativa serena e collaborativa e che, come scrive la nostra mamma scrittrice, "Partendo dalle nostre stanze, cuore e mente annullano le distanze per ritrovare quel contatto d’anime che nemmeno un virus può fermare’’.
Un ringraziamento particolare alla signora Minella Verdi.