Le catene su whatsapp, si sa, fanno presto a imbrigliarci. Riceviamo una notizia che ha tutta l'aria d'essere importante e, credendo di far bene, la inoltriamo ad amici e parenti. Nel gran magma dell'informazione diffusa, è davvero difficile discriminare tra le fonti, separare il grano dal loglio.
Se diffonde una notizia non veritiera, una testata giornalistica paga in termini di credibilità, quando non ne sopporta le conseguenze in sede civile e penale. E se a "inquinare" l'informazione è un privato? Sino a quando i social potranno costituire terra di nessuno e regalare l'impunità dell'anonimato, dell'inoltro cieco e irresponsabile?
Ancora una volta, c'è chi si diverte a generare confusione. Cosa ci guadagna? Difficile dirlo. Forse testare la propria capacità "infettiva", forse divertirsi un po' alle spalle di ignari creduloni. Non ci sono in arrivo nuove restrizioni nel territorio regionale. Ad assicurarlo lo stesso presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.