La comunità parrocchiale de Il Salvatore è una comunità relativamente giovane, è stata istituita infatti a metà degli anni Ottanta. In poco più di trent’anni ha donato alla vita consacrata tre suoi figli, P. Stefano De Luca e P. Mimmo Casulli, entrambi presbiteri nell’ordine dei frati francescani minori, e adesso il giovane Martino Frallonardo, diacono dallo scorso mercoledì, 29 settembre.
Il nuovo diacono è stato ordinato dal vescovo della diocesi di Conversano-Monopoli monsignor Giuseppe Favale, alla presenza di una delegazione del clero diocesano, dei diaconi e dei seminaristi, nella stessa parrocchia che lo ha visto bambino e poi ragazzo accostarsi ai sacramenti per poi collaborare alle varie attività parrocchiali, dall’animazione liturgica ai gruppi di Azione Cattolica, sotto la guida e lo sguardo amorevole dei due parroci, don Nicola Pellegrino prima e don Antonio Napoletano negli ultimi preziosissimi anni.
Martino ha compiuto il suo percorso vocazionale presso il Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” di Molfetta dove è entrato subito dopo il diploma di scuola media superiore nel 2015. Al termine del suo percorso di preparazione all’ammissione all’ordine sacro, e dopo aver terminato gli studi di teologia, circa un anno fa è stato inviato dal Vescovo presso la parrocchia San Domenico di Rutigliano come collaboratore parrocchiale di don Angelo Bosco, altra conoscenza castellanese.
Tre momenti di preparazione hanno preceduto la celebrazione, il 22 settembre la catechesi biblica tenuta da don Francesco Misceo, “Il diaconato alla scuola di Betania”, il 24 settembre la professione di fede e la declaratio tenute dinanzi all’assemblea diocesana del clero ed infine il 27 settembre un’adorazione eucaristica vocazionale.
Bella e sentita l’omelia del Vescovo che oltre a ripercorrere a grandi linee il percorso vocazionale di Martino, lo ha spronato ad agire nella sua vita di servizio seguendo l’esempio degli arcangeli, di cui ricorreva la festa liturgica, difendendo Dio e gli uomini come Michele, annunciando la Parola come Gabriele e guarendo ogni ferita come Raffaele. Il Vescovo ha inoltre spinto Martino ad essere espressione della Chiesa del grembiule, espressione tanto cara a don Tonino Bello, Chiesa che pur non tralasciando la preghiera, si fa prossima alle necessità e sofferenze degli uomini. “Sii servo per sempre caro Martino”.
Pensiero evidentemente comune a quello riportato da don Misceo durante la catechesi. Egli ha infatti ricordato come nella sua diocesi d’appartenenza, Mons. Magrassi nell’ordinare i presbiteri, non scioglieva loro la stola diaconale, ma ad essa sovrapponeva quella presbiterale, a ricordare che si è diaconi e servitori per sempre.
Al termine della celebrazione il nuovo diacono ha voluto esprimere il suo “Magnificat” ringraziando ogni figura che ha attraversato la sua vita permettendogli di crescere e maturare, scegliendo poi in piena libertà la sua personale idea e progetto di felicità.
Non potendo permettere maggiore ingresso nell’aula liturgica per le ormai note limitazioni tese a limitare i contagi covid, la cerimonia è stata trasmessa in diretta sia sulla pagina facebook della parrocchia che sul canale 78 del digitale terrestre.
Il nuovo diacono sarà presente alla celebrazione di sabato, 2 ottobre alle ore 19:30 sempre al Salvatore dove la comunità parrocchiale potrà stringersi a lui in un virtuale abbraccio di augurio.
Nella foto a destra di Nando Di Masi un momento della sentita cerimonia.