Verrà un giorno in cui Castellana-Grotte dovrà saldare il suo debito con Pierino Piepoli.
Enorme, infatti, è il contributo dello studioso castellanese, scomparso nel 2013, alla cultura locale, un ''racconto infinito'' che non cessa di rammentarci chi siamo stati, quello in cui credevamo, quel che ci faceva ridere, piangere o sognare.
Ancora oggi, se prestiamo orecchio, Pierino ci bisbiglia all'orecchio, un flusso ininterrotto di ricordi e personaggi, di Santi che camminano tra gli uomini, di vivi e di morti. E, in attesa di una raccolta completa della sua sterminata produzione, a completare il ''Novellino castellanese'' e ''Le storie di San Pietro'', con estremo favore salutiamo la comparsa di ''Puglia in fabula - Fiabe e novelle di Castellana-Grotte da una raccolta di Pietro Piepoli" apparso per i tipi di edizioni di pagina la scorsa estate.
Curato da Piero Cappelli, con la prefazione di Lino Angiuli, il volume raccoglie 75 brevi ''fatti'' e un glossario per districarsi tra termini desueti; questa la consistenza dell'edizione castellanese nella piccola collana che la casa editrice barese dedica ai racconti popolari pugliesi, un progetto in fieri, fatto di piccoli volumi in formato tascabile per avvicinare i lettori alla produzione di mostri sacri della demologia pugliese, come Piepoli, come Saverio La Sorsa.
Che Pierino possa trovare altri lettori pronti ad ascoltarne la voce.