Dalla Scuola secondaria di I grado ''De Bellis'' di Castellana-Grotte il racconto dell'esperienza di “Voci di donne”, ciclo di lezioni su figure femminili poco note del passato.
Da qualche settimana, è iniziato un ciclo di incontri mirato a promuovere la conoscenza di figure femminili della storia e della letteratura poco note o note solo in parte.
Le lezioni sono tenute dalla prof.ssa Chiara Pepe, docente di Lettere della Scuola Secondaria di I grado ”De Bellis”e autrice di diversi libri di storia delle donne, il cui ultimo libro “Voci di donne: dal mito alla storia” illustra le vite delle protagoniste attraverso una narrazione basata sulle fonti storiche e letterarie che invita a riflettere.
Gli incontri, a cadenza settimanale, sono rivolti agli alunni di alcune classi seconde e terze, compatibilmente con l’orario di servizio presso la scuola titolare presso cui è in servizio la professoressa Pepe.
La Pepe è dottoressa di ricerca in Studi Umanistici e da diversi anni tiene incontri e lezioni sulle figure femminili presso istituti scolastici, associazioni culturali e biblioteche, focalizzando l’attenzione sull’importanza di approfondire l’indagine storica e sociale sui fatti.
Durante gli incontri previsti a scuola, saranno affrontate storie diverse, storie di coraggio e di determinazione, di virtù negate e di sopraffazione, di promesse infrante e di lotte per l’affermazione di sé. Tra queste, troviamo la storia di Cleopatra, la regina d’Egitto che cercò in tutti i modi di contrastare l’egemonizzante potenza romana; quella di Christine de Pizan, donna colta e intraprendente che, rimasta vedova, trovò il modo di raggiungere l’indipendenza economica divenendo una scrittrice di professione nella Francia di inizio Quattrocento; e la storia di Maria Antonietta, la regina di Francia travolta dai fasti della corte e dalla furia della Rivoluzione.
Le vicende dei personaggi permettono di approfondire i contesti socio-culturali e di fare un’analisi sulle consuetudini dei secoli passati. Come vivevano le donne? Quali diritti erano loro riconosciuti? Potevano scegliere liberamente? Quali retaggi la nostra società si porta dietro e fatica ad abbandonare?
Questi sono soltanto alcuni degli interrogativi che il ciclo di lezioni si propone di approfondire, affinché gli alunni maturino uno spirito critico che permetta loro di indagare i fenomeni storico-sociali con strumenti adeguati e contribuisca a renderli cittadini consapevoli.
I fatti narrati diventano, dunque, occasione per aprire nuove riflessioni e per meditare sull’importanza del riconoscimento dei diritti e sulla parità di genere.