A seguito della seduta del Consiglio comunale del 30 dicembre scorso, quattro consiglieri comunali di minoranza - Domi Ciliberti, Gianni Bianco, Domenico Giannuzzi e Rino Manghisi - ci inviano le loro considerazioni sui punti all'ordine del giorno.
Il 30 dicembre scorso si è svolto un consiglio comunale d’urgenza per dibattere su due punti all’ordine del giorno: il primo riguardava l’accettazione di un finanziamento pari a 10 mln di €uro, stanziati dalla Regione, per la realizzazione di 5 sottopassi nei pressi dei rispettivi passaggi a livello per i quali è prevista la chiusura permanente (via Conversano, via Putignano e i tre di via Polignano). Chiusura permanente sta per “muratura”. Tanto per intenderci. Questo, in realtà, è quanto stabilisce la normativa. Basta guardare ai comuni limitrofi che hanno adottato tale provvedimento. Ma ci preme evidenziare alcune eccezioni, come nel caso di Monopoli, laddove tre passaggi a livello sono stati lasciati aperti perché collocati in aree ritenute strategiche per la viabilità. Il secondo punto, invece, una mera presa visione di una delibera regionale che, di fatto, relega il prestigioso Istituto Tecnico Commerciale, Luigi Pinto, a succursale del Pertini di Turi. Andiamo per ordine. In merito al primo punto abbiamo chiesto delucidazioni a riguardo le condizioni previste in caso di accettazione. Perché, raccontata così, chiunque sia dotato di un briciolo di buon senso non opporrebbe esitazione alcuna nell’avvalersi del finanziamento. Ma, ahimè, così non è. La domanda cruciale che abbiamo posto nel corso del Consiglio Comunale è stata semplice: se accettassimo questo finanziamento per la realizzazione di cinque sottopassi poi, da contratto, dovremmo chiuderli obbligatoriamente tutti o vi è là possibilità di esentare quello di via Conversano che sfregierebbe la città in modo permanente? A tale quesito abbiamo ascoltato tre versioni diverse: quella del Sindaco, quella di un consigliere comunale di maggioranza e quella di un assessore. Al termine dei loro interventi, che avrebbero dovuto rasserenarci, siamo rimasti interdetti. Perché? Perché se tre persone della stessa maggioranza danno tre risposte sostanzialmente diverse tra loro capite bene che c’è poco da star tranquilli.
Alla successiva domanda “se fosse stato messo per iscritto che via Conversano non verrà murata” ci è stato testualmente risposto che “ne hanno parlato con i dirigenti regionali”. Ripeto: “Ne hanno parlato”. Le parole, nobili e colme di buone intenzioni per quanto possano essere, non sono sinonimo di garanzia. Men che meno nella pubblica amministrazione dove la burocrazia la fa’ da padrona. Abbiamo chiesto, infine, se anche noi, come Monopoli, fossimo nelle condizioni di poterci esentare dal murare via Conversano ritenendolo snodo cruciale di collegamento della città. A Monopoli, che sia da monito per gli addetti ai lavori e per opportuna conoscenza conoscenza dei cittadini, l’amministrazione trattò fin quando non spuntarono un contratto dove i tre passaggi a livello, tutt’oggi ancora aperti, andavano interrati a spese delle stesse Ferrovie. Ma anche su questo quesito non abbiamo ricevuto una risposta chiara ed esaustiva. Il sottopasso in via di realizzazione di via Conversano fu pensato dalla scorsa amministrazione proprio per decongestionare il traffico, dando la possibilità alle auto in transito di imboccarlo laddove le sbarre fossero abbassate, ed evitare la muratura. Il sospetto è che questo finanziamento, pervenuto a conoscenza dell’intero consiglio comunale il 29 dicembre, discusso il 30 e con scadenza 31, sia una coercizione più che un’opportunità. A beneficiarne saranno esclusivamente le Ferrovie che, grazie ad un accordo che loro hanno separatamente siglato con la Regione, si assicureranno un congruo risparmio sui costi di manutenzione, personale e sicurezza senza adempiere ad alcun esborso. A farne le spese, ahinoi, saranno la qualità della vita dei Castellanesi ed il decoro di Castellana. Temi di tale importanza meriterebbero il coinvolgimento dell’intera città.
Al di là dei colori politici. Fondamentale, a parer nostro, sarebbe stato l’ascolto dei residenti delle zone interessate e delle associazioni di categoria. Imprescindibile, altresì, un tavolo tecnico attorno al quale potessero confrontarsi Urbanistici professionisti supportati da un Piano del Traffico funzionale alla pianificazione della viabilità futura.
Ma nulla di tutto ciò è stato né fatto e né pensato.
Oltre che ad un’oramai acclarata incapacità di programmazione siamo al cospetto di un’amministrazione afflitta da pressappochismo galoppante. Non sappiamo dirvi se la delibera di consiglio comunale, approvata da buona parte dell’attuale amministrazione, possa essere impugnata o meno nel prossimo futuro. Sta di fatto che bisogna avere il coraggio di prendere posizioni sin da subito nel dire da che parte si sta.
NOI NON VOGLIAMO CHE IL PASSAGGIO A LIVELLO DI VIA CONVERSANO VENGA MURATO!
Castellana - Grotte. Ritorno al passato. Quel trattino diverrebbe il simbolo della mortificazione di un’intera comunità. Laddove tale scempio dovesse giungere a compimento i fautori ne risponderanno dinanzi ai castellanesi di oggi che, nel divenire, ne daranno memoria a quelli di domani.
Il secondo punto all’ordine del giorno, anch’esso tutt’altro che irrilevante, ha fatto sì che l’intera assise deliberasse all’unanimità la contrarietà in merito alla delibera Regionale che ha svilito un’icona della nostra Castellana come lo è stato l’Istituto Luigi Pinto. Tanti di noi rammentano l’epoca in cui era un fiore all’occhiello che sfoggiavamo con orgoglio. Monopoli e Turi, a quei tempi, erano nostre succursali. Quest’oggi, purtroppo, le posizioni si sono invertite: siamo divenuti noi succursale di Turi. Questa, ad onor del vero, non è una decisione che grava sulle spalle dell’amministrazione comunale. Allo stesso modo non possiamo esimerci dal notare di come le interlocuzioni politiche di comuni a noi limitrofi abbiano maggior influenza delle nostre. Perché la politica, quella intrisa di sano campanilismo, non può prendere atto di una tale decisione senza averne avuto preavviso alcuno. Da ciò si evince quanto il peso specifico politico della nostra città sia divenuto pressoché inconsistente. Ennesima mortificazione di un 30 dicembre 2021 che ha segnato una delle pagine più luttuose della nostra Castellana.
I Consiglieri comunali
Domi Ciliberti, Gianni Bianco, Domenico Giannuzzi e Rino Manghisi