Dalla Scuola secondaria di I grado ''S.N. De Bellis'' il racconto dell'iniziativa per San Valentino: la posta segreta.
La festa di San Valentino sembra sia nata ai tempi dei romani per volere della Chiesa. Per tutto febbraio, considerato il mese della rinascita, quando l'inverno volge al termine e la terra comincia a risvegliarsi, i romani celebravano un rito pagano per la fertilità. Papa Gelasio, nel 496 istituì, per il 14 febbraio, il culto di san Valentino. Ci sono diverse leggende che narrano la storia di San Valentino, c’è ne una dedicata ai bambini e che rende San Valentino anche il loro protettore.
Valentino possedeva un grande giardino pieno di fiori bellissimi dove tutti i bambini potevano giocare liberamente. Si affacciava spesso dalla sua finestra per controllare ed era felice nel vederli giocare. Quando veniva sera, scendeva in giardino e tutti i bambini lo circondavano con affetto ed allegria. Prima di mandarli a casa, dava loro la benedizione e regalava a ciascuno un fiore raccomandando di portarlo alla propria mamma: in questo modo era sicuro che sarebbero tornati a casa subito e che avrebbero sempre più amato e rispettato i genitori.
Da questa leggenda deriva l'usanza di donare piccoli regali alle persone a cui si vuole bene. Ispirarti dal principio di questa leggenda, gli alunni della classe III F della Scuola Secondaria di I grado “De Bellis”, hanno proposto agli alunni di tutte le classi della scuola una particolare iniziativa: “la posta segreta”; ciascun alunno ha dedicato, ad un personale mittente, un dono particolare, una lettera. Così, nella settimana precedente il 14 febbraio, ciascun alunno ha scritto e imbucato, in un’apposita scatola rossa, un pensiero, una lettera, una dedica. Queste, nella giornata di San Valentino, lunedì, saranno recapitate al mittente: compagni di classe, amici, insegnanti e collaboratori scolastici.
L’iniziativa è piaciuta molto, non solo ai ragazzi, ma a tutto lo staff scolastico che ha accolto l’iniziativa e ha partecipato con grande entusiasmo.
E concludiamo con la celebre frase: “Will you be my Valentine?”