Dalla Scuola Secondaria “De Bellis” di Castellana-Grotte, riflessioni sui temi suggeriti dalla Giornata internazionale della donna.
In occasione dell'8 marzo, la Scuola Secondaria di I grado “De Bellis” ha voluto ricordare la Giornata Internazionale delle Donne.
Non chiamiamola ‘Festa’, ma Giornata delle Donne per ricordare il lungo cammino che hanno fatto e che, anzi, stanno ancora facendo verso la completa integrazione nel mondo del lavoro e nella società.
Nell’antichità la donna veniva sfruttata per fare lavori casalinghi, per accudire i propri figli, non aveva libertà di scelta, si doveva sposare con l’uomo che decideva il padre e non importava se fosse d’accordo o meno. Anche le bambine venivano maltrattate, non avevano diritto all’istruzione, dovevano aiutare le madri nei lavori in casa e raramente potevano giocare. Oggi è diverso, la donna può lavorare, scegliere che cosa fare, avere una vita autonoma, sposarsi con chi vuole; le bambine ora possono andare a scuola, giocare insieme agli altri, divertirsi, imparare. Purtroppo però non è ancora così in tutto il mondo, in alcuni Stati, la donna non è ancora libera. Il nostro pensiero, non può che andare, in questo momento, alle Donne dell’Ucraina, che sotto una pioggia di bombe fanno da scudo ai loro bambini, alle madri che piangono i figli recisi dalla falce di guerra, alle mogli che sono scappate per mettere in salvo l’infanzia ed hanno lasciato il cuore nelle trincee accanto ai loro mariti. Dedichiamo questo 8 marzo a loro, DONNE che fanno germogliare la vita e la proteggono a costo della loro e che lottano ogni giorno per questa assurda guerra.
Del resto un mondo senza donne non si può immaginare: cosa sarebbe senza l’affetto di una madre, di una nonna, di un’amica? Per questo gli alunni della “De Bellis”, dopo letture e attente considerazioni sulla storia della donna hanno voluto celebrare la giornata con riflessioni e pensieri dedicate alle Donne. Una mimosa spoglia è fiorita grazie ai tanti post-it gialli che ogni alunno ha lasciato per omaggiare la figura femminile.