Con la santa Messa ed un festoso momento comunitario, domenica 24 luglio si è concluso il GREST (gruppo estivo) della parrocchia Il Salvatore dedicato ai
piccoli dai 6 ai 12 anni.
Via della Resistenza è tornata a riempirsi di colori, sorrisi, musica e convivialità in un’esplosione di gioia e di voglia di stare insieme.
Ben centoquaranta bambini, divisi in due turni da una settimana, hanno partecipato a questa esperienza parrocchiale significativa durante la quale si sono ritrovati a riflettere, giocare, ballare, danzare, ridere, pregare e cantare. Oltre cinquanta invece gli educatori, animatori e volontari per i quali il GREST si trasforma in un momento di ricerca, studio, crescita personale e cooperazione in cui mettersi in gioco e tirar fuori i propri talenti per un annuncio gioioso del Vangelo.
Il GREST non è una classica proposta estiva “passatempo”, ma è un momento educativo per tutti i partecipanti ed, in ogni fase dei pomeriggi passati insieme perché, per esempio, anche la merenda a base di frutta a chilometro zero e uguale per tutti può far passare dei messaggi importanti sulla sostenibilità delle scelte. Il GREST quindi diventa un gioioso momento educativo per i bambini impegnati nei laboratori, ma anche per gli adolescenti che fanno gli animatori. Stare dentro uno schema di servizio, aiuta infatti questi ultimi ad avere un obiettivo, a misurarsi con le loro capacità. Il “gioco serio” del prendersi una responsabilità verso i più piccoli diventa un terreno prezioso in cui gli educatori più adulti possono aiutarli a crescere. Il GREST quindi diventa un momento prezioso per tutta la comunità parrocchiale e perché no,
cittadina. Diverse infatti le adesioni dalle altre realtà parrocchiali, sia fra i bambini che fra gli animatori.
Filo conduttore di queste settimane, è stato il fortunato libro “Il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupéry. Con letture, drammatizzazioni, laboratori, giochi e collegamenti con alcuni brani delle Sacre Scritture, i piccolini hanno potuto riflettere sulla necessità di andare oltre le apparenze, sull’unicità e preziosità di ogni esistenza, sulla necessità di far brillare i propri doni, sull’importanza dell’impegno comunitario, sulla responsabilità dei legami costruiti e sulla bellezza di amare ed essere felici.
Ormai consolidato lo schema di svolgimento dei pomeriggi che vede succedersi i vari momenti: l’accoglienza, la lettura e drammatizzazione, la divisione in squadre, la catechesi ed il laboratorio, la pausa con merenda e balli nel giardino pubblico alle spalle degli spazi parrocchiali, i giochi anche ad acqua per alleviare la calura estiva, il momento conclusivo con la partecipazione dei genitori con il riassunto della giornata, il focus sul messaggio della stessa, il Padre nostro recitato in cerchio, il ban, ballo
animato e la promessa più bella: “a domani”.
Tanti sorrisi, tanti volti, tante emozioni. Un pizzico di stanchezza a fine esperienza, ma già con la mente al prossimo anno. Il parroco, don Antonio Napoletano commenta così: “Raramente mi lascio andare a complimenti, i miei collaboratori stretti lo sanno, ma stasera guardo l’aula liturgica piena di colori e questi spazi parrocchiali pieni di famiglie desiderose di null’altro se non di stare insieme e posso dirmi veramente orgoglioso della comunità che mi è stata affidata e di quanto insieme riusciamo a mettere in piedi, con tanto lavoro dietro le quinte, tanta passione, tanto spirito di squadra. Due settimane belle e una bellissima serata conclusiva”.
Uno dei passaggi più belli del Piccolo principe, racconta del dialogo fra il protagonista e la volpe. L’animale insegna al bambino che “addomesticare” significa creare dei legami e che si diventa responsabili per sempre di ciò che si è addomesticato. Il bambino e la volpe diventano amici e al momento di separarsi, l’animale consegna al suo amico un pensiero, forse la frase più conosciuta di tutto il libro: “Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.”
Un GREST fatto con il cuore, ha svelato ai suoi partecipanti tanto essenziale.