Il nucleo antico di Castellana-Grotte, oggetto di crescente interesse per la rilevanza dei suoi monumenti, uno degli ultimi esempi di centro antico del Barese scampato a quel fenomeno sociale, economico e culturale chiamato dai sociologi gentrificazione, sembra essere stato preso di mira dagli zozzoni, a giudicare dalle immagini che ci sono pervenute dagli abitanti della zona circostante la chiesa matrice.
Nei pressi di San Leone Magno, ''la mamma'' dei castellanesi, c'è il vicoletto adibito a pubblico orinatoio, c'è la sede della Caritas parrocchiale dove le addette, per entrare, devono farsi strada tra indumenti maleodoranti e in pessimo stato abbandonati per strada; infine, ci sono i cestini usati, dai renitenti al porta a porta, per liberarsi della spazzatura domestica.
Com'è possibile arrivare a tanto? Sembra che un mutamento antropologico sia intervenuto a cambiare i lindi abitanti della cittadina in zozzoni senza decoro, ciechi alla bellezza e sordi alle regole.
Ecco alcune delle eloquenti immagini pervenuteci. Iniziamo la carrellata dalla sede della Caritas, con la spazzatura abbandonata all'ingresso. Va ribadito che, coloro che volessero donare indumenti ai più bisognosi, dovrebbero optare esclusivamente per gli orari di apertura: al mercoledì mattina, dalle ore 10 alle ore 11:30 e al mercoledì pomeriggio dalle ore 16 alle ore 18:30.
Questo è vico Cimitero, suggestiva viuzza che conduce alla chiesa di Sant'Onofrio.
C'è chi è più fubro degli altri e al ''porta a porta'' preferisce il "fai da te".
Infine, l'imbarazzante "vespasiano naturale" sulle pareti del sacro edificio.