Una gran brutta notizia per i proprietari dei fondi interessati e una iattura per un territorio che vede nella bellezza delle sue campagne uno dei principali punti di forza.
Pubblicata determina, datata 25 gennaio 2023, con la quale il Dipartimento agricoltura sviluppo rurale e ambientale sezione osservatorio fitosanitario dispone l'eradicazione di ben ventinove piante di ulivo in agro di Castellana-Grotte.
Il 13 e il 18 gennaio scorsi, infatti, l'ARIF - Agenzia Regionale Attività Irrigue e Forestali, ha individuato 29 ulivi ritenuti infetti dal famigerato batterio nelle campagne della Città delle Grotte, ulivi ricadenti nella zona cuscinetto dell'area delimitata “Valle D’Itria” in cui si applicano le misure di eradicazione di cui al comma 1 dell’art. 7 del Reg. (UE) 2020/1201.
Venticinque, dei ventinove alberi ritenuti infetti, erano già destinati all'abbattimento, in quanto ricadenti nel raggio di cinquanta metri di due ulivi rintracciati a dicembre.
Solo quattro mesi fa, infatti, vi era stato l'abbattimento di altri ulivi, a ridosso della provinciale per Monopoli, nei pressi della strada comunale Foggia dell'Albero. Lo scorso 17 gennaio, altre piante in una zona adiacente a quella in questione, giusta determina del 22/12/2022.
L'area interessata, in particolare, ricade attorno alle strade comunali Rosatella, del Tronco, Marchione, Cordone Fieno Marchione, a pochi metri dai confini amministrativi con i Comuni di Polignano a mare e Conversano.
Con il dispositivo regionale, dunque, ai proprietari o ai conduttori nei cui appezzamenti ricadono le piante individuate come infette, viene fatto obbligo di estirpare nell'area di cinquanta metri dagli alberi interessati: le ventinove piante individuate, assieme alle piante che presentino sintomi indicativi della possibile infezione, le piante appartenenti alla stessa specie della pianta infetta, indipendentemente dal loro stato sanitario, le piante di specie diverse da quella delle piante infette risultate infette in altre parti dell’area delimitata. Sono esentate dalla misura le piante di agrumi, pesco, albicocco, susino, qualora presenti nei cinquanta metri attorno alle piante infette, specie ritenute non suscettibili di aggressione da parte della Xylella fastidiosa sottospecie Pauca genotipo ST53.
Ai malcapitati proprietari, ora, l'onere di comunicare se intendano estirpare volontariamente le piante oppure avvalersi di ARIF e la possibilità di accedere, per ogni albero estirpato, al contributo previsto dal regime di aiuto di cui alla DGR n° 2164 del 22/12/2021.
Se ci si dovesse opporre all'estirpazione, anche in caso l'opposizione venga da terzi, è ammesso il ricorso all'ausilio della forza pubblica; qualora, invece, il proprietario/conduttore non proceda al concreto avvio delle attività di estirpazione delle piante infette entro i termini previsti, la Sezione Osservatorio fitosanitario disporrà l’abbattimento coatto delle piante infette, denunciando la circostanza alla Procura della Repubblica competente. Prevista l'irrogazione di una sanzione e il mancato riconoscimento di eventuale contributo per l’abbattimento delle piante infette.
Sebbene il D.lgs. 19/2021 disponga che le misure fitosanitarie ufficiali di protezione delle piante, ivi compresa la distruzione delle piante contaminate, anche monumentali, siano attuate in deroga a ogni disposizione vigente, in un recente passato, vi è da dire, il TAR di Bari si è pronunciato per la sospensione dell’efficacia dei provvedimenti regionali di abbattimento delle piante monumentali risultate infette, disponendo l'adozione di misure fitosanitarie alternative come la capitozzatura e l'innesto delle piante interessate. Peraltro, vi era stato lo stanziamento di fondi regionali per gli innesti, fondi che, a quanto annunciato dal competente Assessorato, potrebbero venire rinnovati.
Che accadrà nei prossimi mesi? La perdita delle nostre bellissime piante di ulivo si fermerà?
Per approfondire: la determina