Anche quest’anno l'Istituto ''Angiulli-De Bellis'' di Castellana-Grotte ha voluto onorare e celebrare le vittime della Shoah e riflettere insieme sui valori fondanti di una moderna società civile.
Il 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, le classi seconde della Scuola Secondaria di I grado e le classi IV e V della Scuola Primaria, hanno partecipato a “Itinerario della Memoria”, iniziativa interattiva organizzata dall’associazione GIOVANI CASTELLANESI presso la Domus Artis "Maria Rubino" di via Conversano. Tutti gli alunni con grande emozione e in rispettoso silenzio hanno visitato la mostra itinerante. Un susseguirsi di stanze, oggetti, fotografie, suoni che ha permesso loro di immedesimarsi, per alcuni minuti, in coloro che quasi ottant'anni fa venivano deportati nei campi di concentramento.
Un percorso che ha consentito di vivere un’esperienza con i sensi e soprattutto con il cuore. Scrive Lia Levi nel bel libro Il Giorno della Memoria spiegato ai miei nipoti: "Ricordare non basta, il ricordo non resta lì per sempre. A volte ci si emoziona per un attimo e poi tutto vola via. Perché resti, questo è il punto, il ricordo si deve trasformare in memoria. Memoria è quando i ricordi sono diventati mattoncini del nostro oggi. Noi siamo qui e rappresentiamo il presente, lo sappiamo, ma senza il passato non avremmo senso, saremmo una scatola vuota".
È indispensabile far sì che l'idea di qualcosa di tragico che è successo in passato diventi anche una base di civiltà e di azione futura. Ed è per questo che è particolarmente importante spiegare ai ragazzi, ma anche ai più piccoli, il valore di questa celebrazione. Un compito non semplice, visto il tema, ma che si può affrontare prestando estrema attenzione alla loro sensibilità, con parole adeguate alla tenera età e attività che rendano questo Giorno, ogni volta, realmente "vivo".
Col passare degli anni e con l’esaurirsi di testimonianze dirette, diventa sempre più rilevante commemorare la Giornata della Memoria soprattutto nelle scuole, affinché il "non dimenticare" ci consenta di lavorare sempre di più in un’ottica inclusiva e di accoglienza.
La memoria deve produrre memoria per non dimenticare gli errori. Ricordare le cadute serve a tenere l’umanità in piedi.