Non un suono della campanella, ma un invito a partecipare alla “benedizione degli zaini” e così domenica l’aula liturgica della parrocchia Il Salvatore si è riempita di bambini, genitori e insegnanti.
Il parroco, don Antonio Napoletano, spiega così l’iniziativa: “Per i cristiani ogni e singolo momento della vita, è un passo da vivere insieme al Signore e alla comunità. Anche il rientro a scuola è uno di questi momenti ed ecco da dove nasce l’iniziativa della benedizione degli zaini: non un momento scaramantico da considerarsi quasi un portafortuna, ma un segno che ricorda agli alunni, ai genitori e agli insegnanti che lo studio, la scuola, l’istruzione rappresentano un pezzo di cammino nel quale il Signore e la comunità ci accompagnano.”
Tanti sorrisi, tanti abbracci, tanta gioia nel ritrovarsi dopo le vacanze, dopo i grest e i campi scuola. Nell’omelia il parroco ha rivolto pensieri agli insegnanti, spronandoli a vivere la propria professionalità a servizio degli alunni, invitandoli ad essere “servi autorevoli” in grado di valorizzare lo spazio di ciascuna relazione umana, “servi umili” in modo che gli alunni possano vederli come saggi compagni di viaggio e “servi invisibili” come una presenza che sa amare senza pretese nel presente, ma con una speranza per il futuro.
Agli alunni invece il parroco ha consegnato tre inviti: esplorate, sognate, scoprite. E per gli alunni più grandicelli un aforisma di Seneca: “Non studiamo per la scuola, ma studiamo per la vita.” La scuola quindi come una palestra per la vita, esattamente come ha ricordato il vescovo Giuseppe nel messaggio indirizzato agli studenti divulgato proprio nel pomeriggio di domenica nel quale invita i ragazzi a mettere nella “scheda di allenamento”,
insieme allo studio, gli “esercizi di bellezza” dell’ascolto, degli abbracci, della preghiera, della cura, del servizio, del dialogo e del rispetto per tutti.
Al termine della celebrazione e della speciale benedizione, gli alunni e gli insegnanti hanno ricevuto un segnalibro con la preghiera dello studente preparata dalla Commissione Regionale per la Dottrina della fede, l’Annuncio e la Catechesi della Conferenza Episcopale Pugliese.