Fervono i preparativi per il Grest “A gonfie vele” nel centro parrocchiale de Il Salvatore che in queste settimane sembra essersi trasformato in un formicaio.
Tutti all’opera per prepararsi ad accogliere al meglio i bambini e ragazzi che parteciperanno alla proposta ludico formativa della frizzante comunità parrocchiale in programma dall’ 8 al 21 luglio: formazione per gli educatori, preparazione dei materiali, sistemazione delle aree, manutenzione straordinaria del campetto e degli spazi adiacenti, programmazione delle giornate… Anche quest’anno la piattaforma per le iscrizioni è stata presa d’assalto tanto da spingere il parroco, don Antonio Napoletano, a chiuderla pochi giorni dopo averla aperta, con molto anticipo rispetto alla data prevista nelle locandine che pubblicizzavano l’evento. Saranno infatti ben 237 i partecipanti divisi in 12 squadre coordinati da circa 70 volontari, educatori ed animatori. Tutti i volontari provengono dal tessuto parrocchiale, dai gruppi di catechismo, dai genitori, dagli organismi di partecipazione, dai servizi Caritas compreso il doposcuola e dall’Azione Cattolica.
“È la nostra settima estate di Grest, un programma di attività ben rodato che trova sempre maggiore accoglienza ed adesione da parte delle famiglie. Accanto alle colonie e a tutte le belle attività estive che vengono realizzate in città in favore dei bambini, poniamo la nostra proposta educativa perché il Grest è questo, non un semplice passatempo, ma un modo per crescere, conoscere, formarsi, tenersi per mano divertendosi in una comunità cristiana e parrocchiale che per fede mette a disposizione tempo ed energie per fare insieme un pezzo di strada. È proprio il ventaglio delle età a dare l’idea della comunità, tutte le fasce sono ben rappresentate. Andiamo dai 5 anni dell’iscritto più piccolo ai 70 anni del volontario più grande. Ampia la fascia giovane dei volontari, tantissimi sono i ragazzi che sono cresciuti nei grest precedenti e che, dopo aver terminato il cammino di iniziazione cristiana, con l’ingresso alle scuole superiori, hanno deciso di mettersi a disposizione dei più piccoli” racconta il parroco, che sottolinea come anche quest’anno fra gli iscritti ci sono una decina di ragazzi e bambini segnalati dalla Caritas che hanno potuto usufruire del sostegno del “grest sospeso”: grazie alla generosità di singoli, famiglie, imprese e alle loro tante offerte, piccole e grandi, questi piccoli vivranno probabilmente le uniche due settimane ricreative della loro estate.
“Una risposta eccezionale a questa possibilità di fare del bene” commenta don Antonio, “un modo molto concreto per non lasciare indietro nessuno. I numeri imponenti ci hanno inoltre spinto a chiedere la presenza giornaliera di un punto di primo soccorso gestito dall’Avpa e il presidio dei punti di accesso alle aree a cura dell’Associazione Nazionale Carabinieri.” Oltre alle giornate organizzate negli spazi parrocchiali, ve ne saranno due in trasferta, ma don Antonio non vuole aggiungere altri particolari: “sono una piccola sorpresa, posso solo anticipare che andremo in un punto aggregativo della nostra città anche per lasciare in quel giorno Via Resistenza libera in occasione del diploma day dell’I.I.S.S. "dell’Erba" e, poi, effettueremo una sorta di gemellaggio con una parrocchia della Diocesi che sta vivendo come noi l’iniziativa estiva. Avremo poi due graditissime visite, quella del vescovo Giuseppe e quella di un’atleta impegnato nelle Olimpiadi di Parigi”.
In programma anche la serata finale con la Messa, uno spettacolino e del tempo bello da spendere fra famiglie e fra tutti coloro che vorranno aggiungersi. Chiediamo al parroco come poter supportare l’iniziativa.
“Pregare innanzitutto, lo chiedo ogni qual volta organizziamo qualsiasi attività perché siamo cristiani ed il nostro sguardo ed il nostro cuore devono essere sempre rivolti al Cielo. Accompagnare con la preghiera questa sfida per la nostra comunità non potrà che farci bene. Nella pratica poi, i modi per collaborare sono tanti. La porta del mio ufficio è sempre aperta per parlarne, è l’occasione per incontrarci!”.