Tra la venuta del Vescovo, il Wolrld Dance Movement e una campionessa paralimpica, in via della Resistenza si è conclusa la prima e intensa settimana del Grest de Il Salvatore.
Un bilancio davvero positivo quello della prima settimana del grest della parrocchia Il Salvatore.
Ben 240 bambini accompagnati da 80 volontari, stanno colorando via della Resistenza ogni pomeriggio dalle 16 alle 20.30. Accoglienza, catechesi, laboratori, merenda, giochi di squadra e conclusione sono la tabella di marcia dei caldi pomeriggi ludico formativi proposti dalla frizzante comunità parrocchiale ai bambini ed ai ragazzi delle tante famiglie che hanno voluto aderire all’iniziativa. “Un meccanismo decisamente rodato” commenta il parroco don Antonio Napoletano “tutti i volontari sanno cosa devono fare, nulla è lasciato all’improvvisazione.Quest’anno abbiamo preso qualche precauzione in più, visti i numeri, per consentirci di vivere con più spensieratezza il tempo che dedichiamo ai piccoli. Aver ottenuto lo spostamento provvisorio delle fermate degli autobus, avere i punti di accesso presidiati dall’associazione nazionale Carabinieri, poter far affidamento su un punto di primo soccorso gestito dall’AVPA, ci fa stare decisamente più sereni”.
Durante la prima settimana, accompagnati dal racconto delle vicende di Ulisse e dai raccordi con il Vangelo, i gruppi squadra hanno lavorato sui concetti di progetto, destinazione, altri, prudenza e astuzia e sapienza. Tre visite molto gradite hanno segnato la prima settimana. Giovedì il primo “blitz” è stato quello della maestra Patrizia Cribiori, impegnata con l’associazione Fiorire Comunque nel World Dance Movement.
Come già avvenuto lo scorso anno, la Maestra ha voluto spendere del tempo con i bambini del grest e, in compagnia dei suoi ragazzi “diversamente artisti”, ha insegnato una coreografia sulle note della canzone “Fino al giorno nuovo” di Fabri Fibra e dei Negramaro. Il pomeriggio di venerdì, invece, ha visto susseguirsi la presenza del vescovo della Diocesi di Conversano-Monopoli monsignor Giuseppe Favale e della campionessa paralimpica Vittoria Bianco.
Il Vescovo ha rimarcato la bellezza dello stare insieme in nome della fede e dell’amicizia e si è detto davvero impressionato dal gran numero dei bambini presenti: “avete svuotato Castellana!”. Davvero emozionante l’incontro con Vittoria Bianco: la campionessa, fresca di convocazione alle prossime paralimpiadi di Parigi di agosto, ha voluto raccontare ai piccoli la sua storia, la malattia, la scelta di farsi amputare la gamba, la voglia di continuare nel suo sport anche se con qualche difficoltà. Ha mostrato ai piccoli la protesi che le permette di deambulare e la medaglia d’oro vinta alle paralimpiadi di Tokyo, ha risposto alle loro domande, ha incontrato tutti i gruppi squadra per le foto ricordo ed ha consolato qualche animatore più toccato dal suo racconto.
“L'incontro con la campionessa paralimpica è stato molto emozionante” commenta il parroco che continua “Il silenzio dei bambini che ascoltavano incuriositi la storia di Vittoria, mi ha fatto pensare a quanto i nostri bambini siano curiosi di storie belle, di ascoltare qualcuno che racconti con semplicità e profondità la propria vita e le difficoltà che si presentano, difficoltà che diventano trampolino per altre nuove ed entusiasmanti avventure. Aver toccato la medaglia d'oro che Vittoria ha vinto mi ha toccato profondamente. Sentivo il peso di scelte forti e importanti, ma anche la bellezza di sogni che si avverano. Abbiamo colto tutti che la disabilità non è un limite, ma può diventare stimolo per avventure nuove che portano ad essere campioni, e campioni da medaglia d'oro.” Il messaggio di Vittoria è sicuramente passato ai bambini, abbiamo raccolto qualche commento. Sara ci dice che “La sua storia la conoscevo già, ma ho capito che non bisogna mollare mai se si vuole realizzare un sogno, non bisogna arrendersi alle difficoltà, ma bisogna lottare sempre, ad ogni costo!”.
Riccardo ci dice che “La testimonianza di questa ragazza mi ha dato emozione di tristezza e di coraggio. Ho capito che nonostante le difficoltà che possiamo incontrare possiamo sempre lottare.” Akram afferma che da Vittoria “ho imparato che anche con degli ostacoli e delle difficoltà si può arrivare ad un successo così, non bisogna mai mollare.” Gioele dice che “Mi è piaciuto ascoltare la sua storia e ho capito che bisogna superare i propri ostacoli.”, Jennifer invece si sofferma sull’evidenza “mi ha colpito la sua storia perché nonostante lei abbia una sola gamba, riesce comunque a nuotare”.
Anche i volontari sono rimasti molto colpiti dall’incontro, Minella commenta così: “L’incontro con Vittoria è stato un riaffiorare di momenti difficili, ma al tempo stesso di "vittoria" della vita, perché la vita ti dona sempre un motivo per viverla intensamente. Ringrazio Vittoria per la sua testimonianza perché il suo sorriso e la dolcezza dei suoi occhi hanno colpito i nostri cuori.”
Francesco invece afferma “Beh...non ci sono parole! Solo una grazie: grazie! Grazie di averci fatto capire che, nonostante la vita ci metti davanti degli ostacoli, bisogna saper rialzarsi e raggiungere quel sogno in cui crediamo tanto. Lo ammetto. Tra le sue parole e le domande dei bambini mi è venuta la pelle d'oca ed è scesa anche qualche lacrima.”
Floriana: “Vittoria non solo un'atleta ma anche un' eroina dei nostri tempi, che ha trasformato la malattia e i suoi limiti in nuove possibilità di vita e rinascita. Un esempio di vita per grandi e piccini.”
Angela: “L'incontro con Vittoria Bianco è stato molto significativo sia per noi ragazzi e quindi educatori sia per i bimbi anche quelli più piccoli. Penso che quello che ha passato questa ragazza debba solamente spronare tutti a fare e dare molto di più. Vedevo ragazzi della mia squadra molto esaltati e sorpresi per la vittoria di quella medaglia, tant'è che una bimba mi ha detto che anche lei sogna di arrivare fin lì. È sogno di tutti ottenere quella medaglia ma anche quel successo però il fatto di averlo ottenuto così facilmente nonostante quella povera ragazza avesse perso una gamba fa di lei più di una semplice vincitrice, ma una sorta di supereroe!”.
Rossella: “mi sono commossa…ed il suo sorriso non può che trasmettere forza, coraggio , voglia di vivere perché fino a quando abbiamo un cuore che batte e un cervello che pensa … niente è perduto….!!”.
Alessandro: “Una testimonianza che ha trasmesso la sua tenacia; fonte di ispirazione per superare gli ostacoli apparenti difficoltà che possono demoralizzare ma che invece devono essere superati per rincorrere i propri sogni”.
Il Grest continuerà per tutta questa settimana e si concluderà domenica, 21 con la Messa delle 19:30 ed un momento di festa e di condivisione. Appuntamento come sempre in via della Resistenza.