Domenica sera, con la celebrazione eucaristica, lo spettacolo a cura delle diverse squadre ed una serata conviviale, in via della Resistenza è calato il sipario sulla settima edizione del Grest della parrocchia Il Salvatore di Castellana-Grotte.
Un’edizione caratterizzata dai grandi numeri, come abbiamo già raccontato: ben duecentoquaranta bambini, supportati da un’ottantina di volontari.
E proprio sull’apporto dei volontari il parroco, don Antonio Napoletano, ha puntato il faro durante l’omelia: «Il volontariato soffre, non si trovano facilmente persone disposte a donare il proprio tempo. Molto spesso in queste settimane ci hanno rivolto la domanda: “ma chi ve lo fa fare?” E noi come comunità parrocchiale non possiamo che rispondere che il motivo che ci spinge a metterci in gioco e a disposizione è la certezza di poter sperimentare la bellezza di sentirci gregge, la bellezza di camminare insieme mentre seguiamo non il parroco, ma Dio. Abbiamo sicuramente accusato la stanchezza, ma come sempre, come ogni anno, abbiamo trovato gioia nella fatica, senso nel prenderci cura dei piccoli, risposte nel collaborare tutti insieme».
Nell’omelia il parroco ha ripercorso le tappe delle due settimane: l’organizzazione dei pomeriggi, l’uscita allo stadio Azzurri d’Italia e alla Cozzana per un pomeriggio di gioco e di incontro, le visite graditissime di Patrizia Cribiori del World Dance Movement, del vescovo della Diocesi di Conversano-Monopoli monsignor Giuseppe Favale e della campionessa paralimpica Vittoria Bianco, prossima alla partenza alle Olimpiadi di Parigi di agosto.
Al temine della Messa, tutti i bambini divisi nei dodici gruppi, accompagnati dai propri animatori, hanno proposto un piccolo riassunto delle vicende di Ulisse, la cui storia è stata il filo conduttore del tempo passato insieme ed hanno eseguito dei canti, accompagnati da piccole coreografie.
Ha chiuso lo spettacolo Sogna ragazzo sogna, nella versione del 2024 cantata da Alfa e Vecchioni, che tutti gli adulti presenti, genitori, parenti, volontari ed educatori hanno cantato dedicandola con molta emozione ai bambini ed ai ragazzi. La visione di un breve filmato con le fotografie più belle delle varie giornate e l’esecuzione dell’inno animato A gonfie vele, sigla di inizio e di fine dei caldi pomeriggi passati insieme, ha spento le luci sul palco per dare avvio alla consumazione di panini e frittelle.
«La festa conclusiva del Grest è sempre un appuntamento emozionante e lo spettacolo che cerchiamo di mettere su non mira a mostrare null’altro se non la bellezza di imbarcarsi insieme nella danza della vita, a ritmo di sorrisi, gioia, condivisione. Credo che alla nostra comunità parrocchiale faccia bene respirare questa aria di sinergia e collaborazione, vedere che insieme si possono creare opportunità e spazi di crescita per chiunque: il Grest è per i bambini, ma è anche gli adulti, per gli animatori, per i genitori, per chi si mette in gioco e a disposizione, per chi si aiuta a vicenda. Ulisse non è tornato ad Itaca contando solo sulle proprie forze», commenta il parroco.
Tanti abbracci, tante strette di mano e anche qualche lacrima. Già dalla serata i canali social della parrocchia si sono riempiti di messaggi di saluto e di apprezzamento per l’iniziativa da parte di bambini, genitori e volontari. Ne riportiamo qualcuno fra i più significativi. Marco, 12 anni dice: «Il grest mi è sembrato un modo per stare insieme, per fare nuove amicizie, per svagarci, ma soprattutto mi ha trasmesso tanta forza di volontà e coraggio, grazie alla visita di Vittoria, la campionessa di nuoto». Giorgia, 9 anni, afferma che del grest quest’anno le è piaciuto, in particolare, il gemellaggio fatto con i ragazzi dell’oratorio della Cozzana: «Giocare, ridere e scherzare con l’acqua a ritmo di musica è stato magico! Anche lo spettacolo finale mi è piaciuto e mi ha emozionato davvero tanto! Grazie». Ancora, Alida, 7 anni: «Mi dispiace tanto che è finito il grest, l’ultimo giorno ho pianto. A me è piaciuto tanto il gioco con gli asciugamani e i palloncini, come merenda mi è piaciuta l’anguria e ho conosciuto nuovi amici. Ci voglio andare tutti gli anni». DI seguito invece la voce di qualche genitore: Valentina: «Io, da madre, sono contentissima del Grest, perché vedo felici loro, e credo che queste esperienze avvicinino anche i bambini alla chiesa. Vedere tutta la gente che è stata coinvolta è davvero bello, oggi ambienti sani non ce ne sono tantissimi. I nostri figli nonostante il caldo avrebbero fatto volentieri altre settimane… Bravi, grazie». Ireana: «Esperienza unica… sia per mio figlio, ma soprattutto per una bimba arrivata meno di un’anno fa qui in Italia dal Nigeria! La sua felicità esplodeva dai suoi occhi ogni qual volta le chiedevo: “Osas com’è andata oggi???».
Lei: “Benissimo!!! Voglio venirci anche il prossimo anno!!!”. Animatori spettacolari e speciali! Vito ha saputo cogliere immediatamente la sensibilità di mio figlio Alberto! Grazie per questa meravigliosa esperienza! P.S. Ci vediamo il prossimo anno con Alberto, Osas, Gianvito e Blessing. Ezia: «Da mamma posso solo dire che per Antonello ogni anno questa esperienza condivisa con bambini ed educatori eccezionali è davvero bellissima, ricca di emozioni e tanta allegria ed è sempre dispiaciuto quando termina. Grazie di cuore». E ora voce ai volontari.
Francesco: «Ormai è il mio settimo anno di Grest, ma ogni volta è come se fosse la prima! Anche questo anno una bellissima esperienza! I bambini riescono a lasciarti tanto! Grazie a tutti voi per la vostra presenza! Che il vostro entusiasmo e la voglia di donarsi agli altri viaggi sempre A GONFIE VELE!».
Minella: «Essendo il mio primo anno pensavo di non farcela sia fisicamente che come competenza, in realtà sono stata come una goccia d'acqua che è stata trascinata da una corrente di entusiasmo. Ringrazio tutti per quest'esperienza di crescita. Non immaginavo di dirlo, ma: peccato che sia finita!!!».
Anna: «Stanca, ma felice di aver vissuto questa esperienza con tutti voi, siete stati fantastici. Vi ringrazio per avermi accolta con gioia fra voi, facendomi sentire una gioventù ormai passata. Ringrazio don Antonio che mi ha dato la possibilità di vivere ancora questa esperienza. Che dire ancora, Grazie a tutti voi vi porto sempre nel mio cuore.»
Rossella: «Per la prima volta, mi sono buttata a capofitto in un qualcosa che non immaginavo di poter fare, sicuramente spinta dal fatto che avrei condiviso questa esperienza con Davide e Sara, i miei figli. Avevo paura di non farcela a reggere ritmi, avendo una routine giornaliera già molto intensa. Invece, ce l’ho fatta, anzi, i pomeriggi al Grest mi facevano dimenticare tutto. Il Vescovo, Vittoria Bianco, i ragazzi della Cozzana, don Pasquale, don Antonio, i nostri bambini, i loro genitori e noi tutti siamo stati la barca di Ulisse, che a gonfie vele ci ha fatto attraversare una tempesta di emozioni per poi raggiungere la felicità, la commozione e la gioia del ritorno a casa. Per concludere tutto ciò, stamane in spiaggia, con un bel sorriso di un genitore con i suoi bambini che ci ha ringraziato affermando che ieri sera si è veramente divertito.
Floriana: Il "chi te lo fa fare?!" che mi girava in testa prima di iniziare si trasforma dopo 10 giorni in "ce l'abbiamo fatta grazie a Dio!!!!" E il mio Grazie lo rivolgo a Dio che si è fatto vivo in mezzo a noi, a chi organizza ogni anno e chi ha collaborato insieme a me con il suo grande contributo!
Chiediamo a don Antonio se è finalmente arrivato il tempo del riposo per questa frizzante comunità parrocchiale: «Assolutamente no. Ora tocca agli adolescenti ed ai giovani, siamo prossimi all’esperienza dei Campiscuola già in preparazione da tempo, partita proprio insieme alla preparazione del Grest. E poi abbiamo l’agenda davvero piena zeppa di iniziative per concludere il cammino di preparazione all’anno giubilare della parrocchia. Diventiamo “maggiorenni” a dicembre, compiamo quaranta anni di apertura al culto: un traguardo davvero importante degno di essere celebrato al meglio».
Insomma, come diciamo sempre, in via della Resistenza non ci si annoia mai.