Esperienza extrascolastica degna di nota è quella vissuta da alcuni alunni della III F della scuola secondaria di I grado “De Bellis” di Castellana-Grotte.
Nel pomeriggio del 25 settembre scorso, infatti, accompagnati dalla docente di storia Milena Mancini, gli studenti e le studentesse hanno preso parte al Festival “Lector in fabula”.
La scelta di incontrare due autori i quali hanno scelto di celebrare il centenario della morte di Giacomo Matteotti, non è stata casuale, dal momento che i discenti avevano letto i libri durante la pausa estiva.
A raccontare l’incontro con gli autori è Martina Ivone, un’alunna della classe III F.
“Ero curiosa di partecipare alla presentazione di due libri su Giacomo Matteotti; io e alcuni compagni abbiamo subito incontrato Andrea Franzoso e Luisa Mattia, due autori simpaticissimi che ci hanno accolto con grande entusiasmo perché, come hanno detto loro stessi, raccontare ai giovani la storia di un importante personaggio come Giacomo Matteotti, rischiava di essere un fallimento, invece la presenza di un pubblico di giovani dimostrava il contrario".
Andrea Franzoso ha raccontato che un giorno si “svegliò” con l’idea di far rivivere con la scrittura questo personaggio che lottò per difendere importanti ideali.
Al contrario Luisa Mattia ha riportato che il suo editore la colse di sorpresa quando le chiese di scrivere un libro su Matteotti. Le biografie, ha detto, non fanno per lei e così ha inserito nel suo libro storie di altri personaggi che danno un tocco interessante ed accattivante.
È stato interessante ascoltare diversi aneddoti e riferimenti da entrambi gli autori sulla vita di Matteotti, che lottò senza timore andando contro il fascismo e le camicie nere, che purtroppo furono la causa della sua morte. È stato tenero ascoltare il grande affetto che provava Giacomo per la fidanzata e poi moglie Velia.
Questa donna è presentata come decisa, forte e determinata, anche quando con la morte di Matteotti si occupò dei figli, infondendogli amore e insegnandogli buone regole da rispettare; ma soprattutto li spronò a studiare, perché solo gli studiosi possono comprendere la differenza tra bene e male, mentre gli ignoranti scelgono solo quello che è più comodo. Martina consiglia di leggere il romanzo di Luisa Mattia “ Tempesta Matteotti” e il libro di Andrea Franzoso “ Lo chiamavano tempesta” per imparare il coraggio.
Ancora una volta sono i giovani che ci insegnano di andare alla ricerca dei grandi valori della vita.