Esperienza didattica innovativa nell'insegnamento della storia in favore degli alunni e delle alunne delle classi III C, I D e I B della Scuola secondaria di I grado ''Viterbo'' di Castellana-Grotte.
L'occasione è stata proposta dal docente di materie letterarie, storia e geografia Giovanni Brescia, in forze all'Istituto comprensivo ''Tauro-Viterbo'' diretto da Carmela Pellegrini.
Utilizzando Mizou, una piattaforma digitale avanzata, il docente ha dato vita a due chatbot interattivi: Iulius, un ragazzo vissuto nel V-VI secolo nell’Apulia dominata tra Goti e Bizantini, per le classi prime, e Giovanni Giolitti, protagonista della storia italiana a cavallo tra Ottocento e Novecento, per la terza.
Il chatbot è stato programmato per rispondere in modo accurato e coinvolgente alle domande degli studenti, immedesimandosi nelle figure storiche del celebre statista e di un giovane ragazzo che percorreva le vie dell’Apulia nell’Alto Medioevo.
Attraverso un linguaggio curato, ma anche arricchito da un tocco di ironia e umorismo, i personaggi virtuali hanno saputo catturare l’attenzione dei ragazzi, rendendo l’apprendimento un momento divertente e stimolante. Gli studenti hanno posto domande su temi cruciali: in particolare, per Giolitti, la politica interna dell’Italia post-unitaria, il trasformismo e le sfide socio-economiche dell’epoca.
Il chatbot, con prontezza, ha fornito risposte che non solo chiarivano i dubbi, ma aggiungevano aneddoti e curiosità sul periodo storico. Ad esempio, alla domanda su cosa pensasse delle critiche al suo operato, il Giolitti digitale ha risposto – tra le altre cose – con tono scherzoso: “Ah, ragazzi, la politica è come un gioco di giocoleria: tutte le palline devono rimanere sempre in aria!”.
Nelle classi prime la figura di Iulius ha raccontato episodi della vita quotidiana del V-VI secolo d.C, rispondendo alle curiosità degli studenti su temi come la vita rurale, le tradizioni locali e le sfide dell’epoca tardo-antica. Anche in questo caso, l’approccio interattivo e dinamico ha suscitato grande entusiasmo tra i ragazzi, che si sono sentiti trasportati indietro nel tempo e stimolati a riflettere anche sulla realtà contemporanea.
Tale approccio innovativo non solo ha reso più dinamico lo studio della storia, ma ha anche incoraggiato gli studenti a riflettere criticamente sui temi trattati. L’obiettivo è quello di avvicinare i ragazzi alla disciplina, rendendola ancora più viva e accessibile: un lavoro che ha inteso la didattica come un processo in continua evoluzione, che possa sfruttare anche il potenziale dell’intelligenza artificiale per creare percorsi educativi capaci di coniugare tradizione e innovazione.