Nell’ambito del progetto “Patrimonio identitario: radici comuni” promosso dal presidente del Consiglio comunale Maurizio Pace, i ragazzi delle classi prime della scuola secondaria “Tauro- Viterbo” hanno partecipato, nella mattinata dell’otto gennaio, a una splendida passeggiata cittadina, immergendosi nell’atmosfera che precede la grande festa religiosa e popolare di Castellana-Grotte, la notte dei falò, “ i fanov”, nel nostro musicale dialetto.
I ragazzi, accompagnati dalla referente di progetto per il Comune di Castellana-Grotte Eugenia Rubino e dal presidente del Consiglio Comunale Maurizio Tommaso Pace, hanno incominciato la loro passeggiata osservando i falò di largo Porta Grande, cogliendo le diverse tecniche di realizzazione degli stessi e ascoltando dalla viva voce di uno storico fanovista all’opera, i trucchi di questa arte: non un semplice impilare legna, ma un’opera di architettura che richiede forza e precisione, il tutto mosso dalla grande devozione che muove le laboriose mani dei fanovisti tutti.
Oltre al folklore e alla tradizione infatti, c’è una storia di fede e devozione che abbraccia questa festa: i ragazzi hanno dunque proseguito la passeggiata fino alla chiesa di San Francesco d'Assisi, dove, attenti e curiosi, hanno ascoltato la storia, raccontata in maniera accattivante da Eugenia Rubino e Maurizio Pace, del miracolo della Madonna della Vetrana che, secondo la tradizione, ha salvato Castellana dal morbo della peste alla fine del XVII secolo.
Una mattinata all’insegna della storia e delle tradizioni locali per i nostri ragazzi, una mattinata arricchente poiché, conoscere le proprie radici significa poter avere delle basi per costruire con consapevolezza il proprio futuro a partire dal proprio paese, per poi spiegare le ali nel mondo.