Come da tradizione ormai consolidata, presso la parrocchia Il Salvatore di Castellana-Grotte, in occasione della festa liturgica della presentazione di Gesù al tempio, il parroco don Antonio Napoletano ha invitato a prendere parte alla Messa le famiglie ed i padrini dei bambini che sono stati battezzati nel corso dell’anno precedente, ben 35 nel 2024.
La festa si celebra il 2 febbraio, quaranta giorni dopo il Natale, ed è la festa che chiude definitivamente il tempo di Natale ed avvia il cammino verso la Pasqua oltre ad essere un bel filo rosso che lega oriente ed occidente in quanto anche i cristiani di rito ortodosso la celebrano nella stessa giornata. La festa è nota anche come “Candelora”, perché è accompagnata dal rito della benedizione delle candele, simbolo di Cristo, “luce per illuminare le genti” così come lo definisce il vecchio Simeone nel passo del Vangelo che viene proclamato in questa giornata.
“Aspetto sempre con ansia questa giornata per la bellezza di avere l’aula liturgica piena di neonati con le loro moine” ha commentato il parroco nel salutare le famiglie intervenute.
Nel pensiero omiletico il parroco ha sottolineato il percorso di fede della Santa famiglia che, pur non avendone necessità, ha ottemperato alla legge ebraica e nel solco della tradizione della stessa si è presentata al tempio per offrire il suo primogenito e compiere il rito legale della sua purificazione, percorso che dovrebbe spingerci a non “inventarci” un percorso di fede personale,
ma a rimanere nella grande famiglia della Chiesa ed il cammino che essa ci segna. Il parroco ha anche richiamato la coincidenza della festa liturgica con la Giornata per la vita che quest’anno ha avuto come tema il trasmettere la vita come segno di speranza in continuità quindi con il Giubileo della speranza iniziato poche settimane fa. Nel commentare anche i passi salienti del messaggio
per la Giornata consegnato dai Vescovi alle comunità, don Antonio ha ricordato, fra l’altro, che la trasmissione della vita è un atto comunitario e che ogni famiglia deve e può tranquillamente contare su una comunità che accompagna le giovani coppie nel cammino genitoriale.
La benedizione delle famiglie e la foto di rito hanno concluso la Santa Messa accompagnata sempre dal coro dei neonati che con gridolini, lallazioni e pianti hanno partecipato dolcemente e a loro modo al tempo vissuto insieme.