Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere Vito D'alessandro in merito al suo voto a favore della non adesione alla Città Metropolitana espresso nell'ultimo Consiglio Comunale
"Il senso di responsabilità mi ha spinto ad assicurare l’unanimità nella non adesione alla città metropolitana ma la maggioranza ha mal gestito questo iter”. Per Vito D’Alessandro, consigliere comunale della lista civica “Protagonisti del Futuro”, il consiglio comunale bene ha fatto a rimarcare le peculiarità del territorio ma la maggioranza avrebbe potuto mantenere un comportamento più coerente evitando la grande confusione generata dalle divergenze interne fra la prima posizione assunta dal primo cittadino Franco Tricase, che aveva concordato con i sindaci del comprensorio un’adesione condizionata da alcune precisazioni, e il consigliere comunale e regionale Domi Lanzilotta (Pdl) che, al termine dell’assemblea regionale, propendeva per un atto politico più deciso quale la non adesione.
“Di certo le nostre peculiarità non sono quelle del capoluogo ed è emblematica tutta la confusione di questo periodo in cui comuni della cintura barese decidono di non aderire al contrario di altri come la più lontana Fasano. Con tutta probabilità questo sarà l’atto più inutile di questa legislatura – aggiunge D’Alessandro motivando la sua affermazione – anche perché la stessa Regione si sta limitando a trasferire al governo la trascrizione del dibattito consiliare”. Il punto all’ordine del giorno sulla questione aveva reso necessario un aggiornamento differito della seduta che si era aperta con la question time – in cui il consigliere D’ Alessandro ha posto l’attenzione sul mancato utilizzo delle costose transenne di Piazza Garibaldi e sulla necessità di evitare inutili spese aggiuntive con i parcheggi rosa permettendo, invece, anche alle neomamme di poter sostare negli spazi a pagamento con le stesse modalità con cui avviene già per i diversamente abili – ed era proseguita con due interpellanze illustrate dallo stesso consigliere e sottoscritte dall’intera minoranza. Sulla prima, relativa all’eliminazione delle barriere architettoniche e la necessaria ristrutturazione dell’esterno del palazzo municipale, il sindaco ha auspicato l’accesso a fondi europei mentre sulla seconda, imperniata sulle risorse umane e finanziarie della polizia municipale alla luce dei sempre più frequenti episodi di disagio, il primo cittadino ha invitato l’assemblea a convocare al più presto un’ adunanza segreta al fine di evitare in pubblico riferimenti a singoli dipendenti anche alla luce delle diverse indagini in corso