Eravamo ai tempi del CoViD 19. La Materdomini, dopo aver ceduto il titolo di A2 al Taranto, ripartiva dalla B con uno stuolo di giovanissimi della propria Accademia. Tra loro un ragazzone quattordicenne appena convocato nella nazionale under17 di Monica Cresta: Gabriel Galiano.
Ce lo ritrovammo l’anno successivo come terzo centro in B, ma entrava spesso in campo, destando interesse per la sua tecnica. Lui, quindicenne in un gruppo under19, si faceva notare non solo per la sua altezza (203 cm), ma anche per il suo approccio al gioco di squadra. Gli chiedemmo, tra l’altro, cosa vedeva nel suo futuro. ”A me questo sport piace tanto”, rispose, “e mi piacerebbe andare avanti perché mi appassiona molto”. Fummo facili profeti nel prevedere per lui un futuro roseo. Oggi, a soli 18 anni, dopo tanti titoli e piazzamenti nei campionati nazionali giovanili, è in A3 nella Pallavolo San Giustino, in provincia di Perugia.
“Sì, ricordo quell’intervista e la convocazione. L'emozione fu davvero tanta, la prima volta non si scorda mai”, dichiara il centralone castellanese, “successivamente ho avuto altre convocazioni in nazionale e partirò nuovamente il 3 luglio a Camigliatello Silano per un ulteriore collegiale nell’under20. La gioia e l'emozione è sempre tanta quando si indossa la divisa azzurra. Queste convocazioni inoltre mi fanno comprendere che sto procedendo nella direzione giusta per il mio futuro e che i sacrifici fatti col tempo stanno venendo ripagati”.
Naturalmente per lui non è stato facile raggiungere questi traguardi perché negli scorsi tre anni in serie B nella Materdomini, inserito in un gruppo under 19, ha sempre incontrato squadre ed avversari molto più esperti. “Si, abbiamo dovuto giocare contro molti giocatori d'esperienza”, conferma Gabriel, “ma ne abbiamo approfittato per apprendere nuove tecniche. Nei campionati di under invece sono riuscito ad esprimere ancor di più il mio potenziale in quanto giocando contro coetanei sono riuscito a competere allo stesso livello, accrescendo il mio bagaglio d'esperienze”.
E adesso questa nuova sfida, “finalmente è arrivato il momento di giocare in A3. Sono molto felice di cominciare questa nuova avventura con il San Giustino nonostante disti 650 km da Castellana. Il fattore lontananza, per quanto mi tenga comunque lontano dalla famiglia e dagli amici, penso mi possa far crescere sia come persona che come atleta. Ritengo che San Giustino possa essere la realtà giusta per farmi raggiungere nuovi traguardi ed inseguire i miei sogni”.
“Naturalmente ringrazio tutta la società della Materdomini”, conclude, “a partire dalla dirigenza e dallo staff tecnico sino ad arrivare ai ragazzi che mi hanno accompagnato in questo cammino durato 5 anni ed ai miei genitori che non mi hanno mai fatto mancare nulla”.
Ad maiora, Gabriel.