Trent’anni ininterrotti di presidenza della Materdominivolley.it, una società castellanese di volley maschile ben quotata a livello nazionale, ma la storia sportiva di Michele Miccolis non si ferma qui.
In occasione del festeggiamento di quest'importante evento, abbiamo colto l’occasione per rivivere un po’ di storia del volley maschile a Castellana con uno degli indiscussi protagonisti e con i vertici della pallavolo nazionale Giuseppe Manfredi, presidente nazionale Fipav e Massimo Righi, presidente della Lega volley maschile di serie A e con Vincenzo Fanizza, commissario tecnico della nazionale under 22, nonché cofondatore dell’Accademia del volley castellanese.
Ha cominciato come atleta a metà degli anni settanta del secolo scorso, ma non nel volley, “si ho giocato a buoni livelli nel tennistavolo – commenta Michele Miccolis - eravamo in B, quando la serie B era la seconda serie nazionale, ma ho anche praticato l’equitazione partecipando anche a diversi concorsi ippici”.
Quindi sport ben diversi dal volley, ma la passione sportiva, se veramente genuina, non pone differenze tra le diverse discipline e tra i vari ruoli ed infatti fu così che, grazie alla sua intermediazione tra uno sponsor e la dirigenza della Florens, allora militante nella serie A2 di pallavolo femminile, Miccolis passò come dirigente nel volley, “furono quattro anni molto importanti per me – dichiara il dirigente – ma, alla fine di quel ciclo, quando ormai avevo deciso di lasciare la pallavolo, fui contattato dalla dirigenza della Materdomini che, visti forse i buoni risultati ottenuti con la femminile, mi offrì la presidenza. Questo trent’anni fa. Poi, nel 2007, avvenne ciò che ha dato la svolta al mio pensiero per la pallavolo. Con Vincenzo Fanizza creammo l’accademia del volley maschile e in soli due anni, vincemmo lo scudetto giovanile. Un esperienza unica, un evento straordinario e fu quello che mi spinse a decidere nel 2009 di lasciare la serie A, passata alla New Mater appena costituita, e dedicarmi esclusivamente all’accademia. Anche se poi abbiamo conquistato altri sei scudetti, quello è stato sicuramente uno dei momenti più belli della mia carriera, se non il più bello”.
Gli fa eco Vincenzo Fanizza, attuale ct della nazionale under 22: “È stata una grande intuizione di entrambi quella di voler puntare sui giovani, ci diedero dei visionari, ma ci avevamo visto giusto. Siamo stati ben ripagati perché tanti ragazzi hanno raggiunto livelli altissimi, facendosi ben valere. Ragazzi cresciuti qui. Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto e di quello che faremo noi come nazionale e la Materdomini che continuerà a far crescere tanti giovani”.
Il resto è storia recente. Un’ulteriore svolta per Michele Miccolis è avvenuta lo scorso anno quando, dopo un lungo periodo di dissapori tra le due società maggiori di volley maschile, Castellana rischiò di perdere la serie A.
”Nella pallavolo castellanese c’erano stati dei problemi – spiega Miccolis - dei contrasti locali ingiustificati, e me ne assumo anche la responsabilità, sia ben chiaro, non sono immune da quelle vicende. Forse avremmo dovuto ragionare meglio, perché in quel momento c’era una società solida, la New Mater, che investiva e di certo collaborando avremmo potuto ottenere risultati importanti. Comunque è storia passata e lo scorso anno gli amministratori della New Mater, nell’intento di lasciare la serie A a Castellana, mi proposero di intervenire ed accettai. Adesso continuiamo con la serie A3, che non è da sottovalutare”.
“Trent’anni costellati da tanti successi – commenta Giuseppe Manfredi, presidente Fipav - la Materdomini è una delle società più longeve d’Italia e i trent’anni di presidenza di Michele sono stati quelli più importanti, con tanti successi. La Materdomini ha fatto la storia della pallavolo ed io sono felicissimo di aver fatto parte di questa società in passato”.
Ma l’attività di Michele Miccolis va ben oltre i confini locali, continua a livello nazionale nel consiglio di amministrazione della Lega Pallavolo serie A, dov’è stato anche vicepresidente, “anche questa è un’attività che svolgo con molto piacere perché mi consente di essere a contatto con il gotha della pallavolo italiana. Un ruolo operativo che alimenta la mia passione”.
Chiudiamo con il pensiero di Massimo Righi, presidente ed amministratore delegato della Lega Volley di serie A: “Quella con Michele è un’amicizia lunga costruita nel tempo. Lui è stato bravissimo, non ha mai mollato, ha sempre avuto ben chiara la sua missione che è quella di aiutare i giovani a crescere e l’ha fatto benissimo, come testimoniato dai tanti giovani atleti oggi ai vertici della pallavolo mondiale. E’ un esempio per tante società di serie A che l’hanno imitato per l’organizzazione dei loro settori giovanili”.
Ad maiora, Michele!