Ruolo fondamentale, quello dello staff medico nello sport.
E non tanto nell’ottica dell’ottimizzazione delle doti fisiche degli atleti, quanto nella ricerca del loro benessere psicofisico. Confermato lo staff medico della Zero5 Castellana Grotte per il prossimo campionato nazionale di volley femminile di serie B1. Responsabile del settore sarà ancora il dottor Vincenzo Argese, ormai divenuto un’autentica istituzione per il volley femminile castellanese. Settant’anni tra pochi giorni, ma con la vitalità e lo spirito di un trentenne. Una vita al servizio della sanità castellanese come medico chirurgo, specialista in Chirurgia d’Urgenza e Pronto Soccorso e come medico sportivo. La sua prima esperienza in panchina come medico sociale, risale al 1982 (!) con la gloriosa “Florens Castellana”.
“Anche quest'anno ho l'onore e l'onere della responsabilità dello staff medico della Grotte Volley Castellana – dichiara il dinamico medico castellanese - In confronto alla A1 della Florens di 15 anni orsono, sento che tale responsabilità è molto aumentata per il progresso e l'importanza acquisita dal lavoro degli staff. Non saprei e non potrei fare a meno della quotidiana collaborazione e scambio di opinioni con il nostro fisiatra, Francesco Boggia, il fisioterapista Andrea Giancaspro, Il nutrizionista Giampiero Campanella, il mental coach Michel Giannuzzi”. In tanti anni a diretto contatto con la pallavolo, ne è diventato un grande esperto e quindi gli chiediamo un parere sul gruppo di quest’anno in piena fase di preparazione pre-campionato.
“Ho trovato il gruppo di quest'anno molto giovane e molto motivato - risponde - quindi con ottime prospettive. Non posso ancora esprimere un giudizio tecnico da primo tifoso quale sarò sempre, ma sono molto fiducioso. Sono, ormai, quarantadue anni che bazzico nel mondo del volley femminile e sento ancora fresca la voglia di coinvolgere in questo mondo la mia professionalità, ma anche la mia emotività”.
Quarantadue anni di volley in prima linea, chissà quanti ricordi! “Tanti, è vero – aggiunge concludendo – ricordo le lotte quotidiane, condite da grandi risate, con l'olimpionica peruviana Denise Fayardo (nei primi anni della Florens in A2) che si ostinava a bere in allenamento grandi quantità di misteriose e gasatissime bevande. O come, più recentemente, il viaggio di ritorno da una sconfitta in terra siciliana con in braccio, per necessita' di monitorarla, una simpaticissima atleta che aveva pensato bene di farsi venire, dopo la partita, una crisi di panico durata alcune ore con perdita di conoscenza. A nuove battaglie e a nuove emozioni”.