Primi due set molto equilibrati risolti entrambi nel finale dai veneti, molto concitato quello del secondo, ed un terzo set condotto con autorità dagli ospiti grazie alle certezze acquisite con la vittoria dei primi due.
Mister Baldovin schiera per la Kioene Padova, Torres (top scorer con 16 punti) opposto a Travica (3), Polo (9) e Volpato (9) al centro, Louati (8) e Barnes (12) laterali, Danani La Fuente libero. Entrato Cottarelli, non entrati Bassanello, Lazzaretto, Cirovic, Premovic e Sperandio.
Coach Di Pinto risponde con Renan (7) opposto a Falaschi (3), De Togni (4) e Zingel (3) centrali, Wlodarczyk (10) e Mirzajanpourmouziraji (11), Cavaccini libero. Entrati Studzinski, Scopelliti, Kovac (1), Quartarone e Kruzhkov (5). Non entrati Pace e Agrusti.
Partenza sprint per la New Mater (4-1) che insiste fino all'8-5. Padova recupera e pareggia a 9. Di qui parte un lungo testa a testa fino al 17-17, quando due muri consecutivi dei veneti, aprono la strada ad una fuga non sufficientemente contrastata, che si conclude sul 20-25. Chi scrive ha avuto l'impressione di una certa arrendevolezza, un pizzico di rassegnazione. "No, non ho visto rassegnazione, questi ragazzi vogliono vincere", chi risponde è coach Di Pinto, interrogato al proposito a fine gara, "alla fine del primo set non abbiamo saputo gestire alcune situazioni, ma non si tratta di rassegnazione, c'è solo qualche deficit tecnico che speriamo ancora di poter recuperare".
Il secondo set è un'autentica battaglia sportiva e nervosa. Un'aspra contesa senza comunque alcun eccesso. Tantissime volte si è fatto ricorso al video-check, a volte anche per decisioni clamorosamente errate, ed in qualche caso le decisioni arbitrali sono state ribaltate. Ma questo, bisogna dirlo, sia da una parte che dall'altra. Si va a braccetto (6-8, 15-16), fino al 18 pari, poi New Mater conquista un break (20-18, poi 21-19) non sfruttato adeguatamente. Barnes e Torres ribaltano tutto (22-24) e qui inizia una fase concitatissima che prima porta ai due contestatissimi punti del pari 24 e poi ad una serie infinita di batti e ribatti con ben 6 set-ball veneti annullati, un set-ball BCC sprecato (30-29) e poi due errori dei locali ed un attacco veneto a segno per il definitivo 30-32. Il tutto con varie contestazioni ed anche due video-check chiamati dagli arbitri proprio per l'importanza della decisione da prendere.
Sullo 0-2, Padova rinfrancata dalla battaglia vinta e New Mater senza più energie mentali, è una passerella padovana. 5-8 poi 9-16, fino al 18-25 finale che rinvia, ancora una volta, la prima vittoria castellanese.
"Abbiamo buttato due set sbagliando tanto e questo si paga", afferma con disappunto mister Di Pinto a fine gara, "ogni partita adesso è determinante, non ci sarà un girone di ritorno, e noi non ci possiamo permettere di buttare queste occasioni. Abbiamo commesso molti errori aiutando Padova che non ha certo bisogno del nostro aiuto. Qualcuno non ha reso al meglio ed i nostri cambi sono ragazzi giovani che sono molto bravi, ma non riescono ad esprimersi agli altissimi livelli della superlega perchè non abituati".
Certamente, realizzando percentuali di attacco del 30% nel primo set e 36% nel terzo contro il 58% complessivo di Padova, non si poteva ottenere di più. Non molto meglio la ricezione attestata al 51% complessivo per la BCC ed al 70 per gli ospiti. Con questi divari è difficile vincere in superlega, ma la speranza deve essere l'ultima a morire.
Un attacco della New Mater volley
Un attacco del Padova