In vista della trencentotrentatreesima edizione delle Fanove, la splendente manifestazione di fede per la grazia ricevuta che avrà luogo il prossimo giovedì 11 gennaio, questa notte, alle ore 2:30, appuntamento in piazza Nicola e Costa per la Diana, la questua notturna per i frantoi oleari del territorio castellanese, con la Banda "Vito Semeraro" al seguito, per la raccolta dell'olio.
Secondo la tradizione, l'olio raccolto viene destinato ad alimentare la lampada della Vergine. Molti fedeli accompagnano il corteo notturno intonando i sacri inni. La Diana, preliminare alle Fanove, prende il nome dalla musica che la banda cittadina intona per accompagnare la questua notturna. Si tratta di una composizione, probabilmente, del maestro Pasquale Pedote, oriundo di Polignano a mare e ai primi del Novecento direttore della banda cittadina.
In seguito, il maestro Pietro Lanzilotta prima e il compianto maestro Nicola Corbascio dopo, effettuarono le trascrizioni ancora in uso ai giorni nostri. La Diana è una melodia dolce, adatta alla particolare notte di sonno e di veglia dei castellanesi, che vuol essere di sostegno alla dura peregrinazione nel gelo di gennaio. L'intitolazione a "Diana" si riferisce certamente a "Stella Diana", o Venere.
L'appellativo di Stella Diana, peraltro, che fu della dea Diana/Artemide, è sovente accostato alla Madonna, secondo la consueta comprensione cristiana dei simboli e degli istituti pagani. La "Diana" castellanese non è caso isolato; in molti canti l'appellativo ritorna accostato alla Vergine Maria, ad esempio, una nota tammuriata campana si recita "Stella Diana quando tu apparisti l’aria annuvolata come la rischiarasti". Un'ideale accostamento - insomma - tra l'amore materno di Maria e la luce nelle tenebre che accompagna e conforta prima del sorgere del sole.
Come ogni anno, dopo il girovagare notturno nel buio gennaiolo, il corteo capeggiato dal presidente del Comitato Feste Patronali di Castellana-Grotte Franco Di Masi, dal sindaco di Castellana-Grotte Domi Ciliberti e dal vicario zonale don Giovanni Amodio, alla sua prima Diana, giungerà attorno alle ore 7:00 al Santuario Madonna della Vetrana dove, ai piedi della sacra effige, si svolgerà la cerimonia del dono dell'olio, l'oro verde delle nostre campagne e il taumaturgico rimedio indicato dalla Vergine nella fatidica notte del 1691. Ad accogliere il prezioso dono, simbolo della filiale devozione dei castellanesi nei confronti della Patrona, sarà padre Mimmo Lotito, rettore del Santuario.
Novità di quest'edizione è la Diana dei bambini: alle 10:30, muovendo dalla sede del Comitato Feste Patronali di Castellana-Grotte di piazza Nicola e Costa, con la Banda di Castellana-Grotte" - ideatrice dell'iniziativa - si visiterà il frantoio "Pace", per poi raggiungere il Santuario.
(Foto Vanni Sansonetti)