I mesi di marzo e aprile, al Circolo Pivot di via Arco Tommaso Pinto a Castellana-Grotte, saranno dedicati alla riscoperta dei classici delle letteratura latina. A partire dal 2013, infatti, l'associazione "Fuoriluogo" ha proposto la lettura ad alta voce di brani dall'Iliade, dall'Odissea e dalle Argonautiche.
Per l'edizione annuale, l'opera presceltà è stata l'Eneide di Publio Virgilio Marone.
Si tratta di un'opera molto amata. Le gesta di Enea, in fuga dalla guerra di Troia, riecheggiano nella letteratura europea, da "Didone abbandonata" di Pietro Metastasio, a "Cassandra" di Christa Wolf. Celebri, pure, le traduzioni, da quella di Annibal Caro nel Cinquecento, a quelle più vicine di Luca Canali, Rosa Calzecchi Onesti, Cesare Vivaldi, Mario Ramous e Vittorio Sermonti. Proprio lo studioso recentemente scomparso scriveva:
"Allora, coraggio! leggiamo l’Eneide in italiano: vediamo un po’, a questo punto della vita di ognuno, in questo frangente della storia del mondo, che ci succede al suono dell’Eneide".
Com'è noto, Enea è il protagonista assoluto dell'Eneide di Virgilio: le vicende successive alla sua fuga da Troia, caratterizzate da lunghe peregrinazioni per terra e per mare e da numerose perdite, favorite dall'ira di Giunone, si concludono con il suo approdo nel Lazio e col suo matrimonio con Lavinia, figlia del re locale Latino.
"Onde cotanto crebbe il nome dei Latini, il regno d'Alba, e le mura e l'imperio alto di Roma" (Annibal Caro, 1507-1566).
La figura di Enea rappresenta l'archetipo dell'uomo obbediente agli dèi e umile di fronte alla loro volontà. È l'eroe destinato dal Fato alla fondazione di Roma.
Queste le date prescelte: 2, 9, 16, 23, 30 marzo e 6 aprile 2017, a partire dalle ore 19:30.
Il ciclo di letture sarà introdotto, nella prima serata, dal docente e latinista Luigi Coletta.
Si alterneranno nella lettura Marisa Clori, Luciano Magno, Sebastiano Coletta, David Romanazzi, Stefano Campanella e Vanna Recchia.