A trenta giorni dal principio dei festeggiamenti dedicati alla Madonna della Vetrana - che avranno luogo nei giorni di venerdì 26, sabato 27, domenica 28, lunedì 29 aprile e domenica 5 maggio 2019 - fervono i preparativi nella Città delle Grotte.
Ogni particolare, infatti, viene curato dal Comitato Feste Patronali di Castellana-Grotte presieduto da Michele Guglielmi, nel rispetto dell’ultrasecolare devozione del popolo castellanese, segno di gratitudine per la liberazione dalla peste del 1691.
Elemento dalla forte carica simbolica sono, di certo, le chiavi della Città.
Com’è noto, alla venuta della Sacra Effige, in segno di rispetto e affidamento, il primo cittadino Francesco De Ruvo consegna le storiche chiavi alla Vergine. Inparticolare, nel corso dei festeggiamenti di gennaio, la cerimonia di consegna avviene a largo Gravicella; alla Festa d’aprile, invece, la consegna avviene all’ingresso da via Serritella della Villa comunale ‘’Tacconi’’. Quando l’Icona lascia Castellana-Grotte per far ritorno alla sua dimora abituale, il Santuario Madonna della Vetrana, la riconsegna delle chiavi avviene, a gennaio come ad aprile, in largo Porta Grande, accanto alla Fondazione “Viterbo”.
Non tutti sono a conoscenza, però, che le chiavi odierne sono una riproduzione di quelle originali. Come riferito dallo storico locale Donato Mastromarino, infatti, le chiavi in bronzo dorato furono donate alla Madonna nel 1929 dal signor Baccarelli. Nel febbraio del 1988, purtroppo, il manufatto bronzeo, pur scarso di valore intrinseco, fu sottratto da ignoti.
Colpito dal fatto, Saverio Tauro, ragioniere economo comunale, ne commissionò la riproduzione al gioielliere Pietro Corbascio. Tramite un orafo fiorentino, le chiavi furono perfettamente riprodotte in argento dorato e donateal sindaco dell’epoca Giangrazio Proietto nel corso della cerimonia di benedizione tenutasi presso il Santuario Madonna della Vetrana il 23 aprile del 1988.
In vista della prossima edizione della Festa d’aprile, le chiavi torneranno finalmente a splendere: il sodalizio organizzatore, difatti, le ha affidate all’artigiano orafo Gianvito Nitti per un accurato lavoro comprendente la pulitura, il bagno dorato, il bagno protettivo contro le intemperie esterne.
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