Riceviamo da alcuni operatori della zona Grotte in merito alle modalità di svolgimento degli eventi estivi nell'area del complesso carsico.
Gentile redazione, vorrei esprimere il mio rammarico per quanto perpetuato ai danni delle attività di ristorazione e bar che svolgono il loro lavoro alle Grotte di Castellana da parte di chi gestisce la manifestazione in corso di svolgimento nell'area di piazzale Anelli.
Com'è noto, hanno installato dodici casette dedite alla vendita di prodotti eno-gastronomici e di ristorazione; la posizione del palco per gli spettacoli devia il flusso di turisti in entrata e uscita dal sito carsico proprio tra le casette, escludendo - nei fatti - gli esercenti stabili che si trovino dislocati diversamente. Inoltre, nelle passate edizioni delle manifestazioni estive, le casette iniziavano la vendita al pubblico intorno alle ore 18:00; quest'anno, invece, possono operare per tutto il giorno, Si comprende come la cosa danneggi chi punta proprio alla bella stagione per rifarsi delle stagioni "morte", al guadagno dei tre mesi estivi per far fronte alle oneroso spese fiscali che comporta il gestire un'attività. In più di cinquant'anni di operatività alle grotte, non mi è mai capitata una situazione del genere. Crediamo che l'organizzazione della manifestazione avrebbe dovuto tener conto della situazione esistente, rispettando le esigenze di chi basi la propria sussistenza proprio dall'indotto delle grotte. Far competere casette e ristorazione non è costruttivo, né utile a nessuno. Purtroppo, gli operatori della zona grotte non sono stati interpellati in proposito, possono solo dar ascolto alle dicerie riguardo il termine della manifestazione e delle relative installazioni temporanee. Sarà il 28 luglio? Il 4 o il 15 agosto? Si vive nella più assoluta incertezza. Scrivo, dunque, per esprimere il disagio mio e dei miei colleghi, confidando nell'ascolto dell'Amministrazione, in un leale e aperto confronto basato sul rispetto reciproco. Attendo con fiducia un segno di interesse da chi di dovere.
Piero Montanaro, operatore della zona Grotte.
Senza voler essere troppo polemica, vorrei esprimere qualche considerazione in merito alle famigerate casette che occupano l'area interessata all'uscita dalle Grotte. Fino all'anno scorso le suddette cassette venivano aperte solo in concomitanza degli eventi serali, quali gli spettacoli del WDM in largo Porta Grande o gli eventi musicali sul piazzale Anelli. Non capisco il motivo della loro apertura durante le ore giornaliere e la conseguente occupazione del suolo dedicato all'uscita naturale dei visitatori delle Grotte costretti, così, a fare una gimkana tra tavolini, sedie, gazebo e braci accese, un non-luogo per eccellenza. Considerando che alle Grotte ci sono cinque ristoranti/pizzeria e cinque bar e punti ristoro che sono aperti quasi tutto l'anno, anche e soprattutto quando di turisti ce ne sono veramente pochi e danno accoglienza da una vita, non mi sembra una cosa “logica” e “giusta” dare la possibilità di aprire durante il giorno a dodici casette generando una vera e propria guerra tra poveri. Spiace, infine, constatare la mancanza di dialogo e collaborazione con gli operatori turistici delle Grotte, puntualmente non interpellati quando si tratta di organizzare eventi alle Grotte. Mi preme spendere, infine, una parola sul WDM, un festival di così alto livello e di rara bellezza del quale dovremmo andare tutti orgogliosi. Andrebbe, difatti, a beneficio della fruizione degli spettacoli l’assenza dei rumori, dei fumi e degli odori del vicino villaggio gastronomico.
Carla Antenucci - operatrice della zona Grotte