Al Salvatore...le avventure di Peter Pan nell’Isola che c’è... Con un recital ed una grande festa finale, domenica 21 luglio c.m. si è concluso il Grest organizzato per il terzo anno consecutivo dalla Parrocchia Il Salvatore, sotto la direzione attenta e puntuale di don Antonio Napoletano.
Un coloratissimo esercito di circa 140 bambini, amorevolmente guidati da oltre 40 animatori, ha trascorso due settimane all’insegna del divertimento, in un susseguirsi giornaliero di canti, balli, laboratori, merende, giochi e momenti di riflessione. Il fil rouge dei pomeriggi di oratorio estivo è stato il celeberrimo racconto di James Matthew Barrie, “Peter Pan”, parafrasando, però, la destinazione dei viaggi fantastici con il titolo “L’isola che c’è – per crescere e diventare grandi”. Ogni giorno, le avventure di Peter, di Wendy, dei bimbi sperduti, di Capitan Uncino e di tutti gli altri personaggi della fiaba, sono state lo spunto da cui trarre un tema da condividere ed approfondire con i piccoli ospiti; si sono così avvicendati sogno, scelta, amicizia, famiglia, lealtà, aiuto, sentimenti, dono, fare squadra e crescere. Non sono mancate le trasferte in esterna: giovedì 11 luglio, bimbi ed animatori sono stati ospitati dalle suore benedettine celestine presso il monastero dell’Immacolata, dove la giovane suor Denise ha illustrato lo svolgimento della quotidianità della vita monastica, rispondendo alle domande dei piccoli, incuriositi da una tipologia di vita famigliare tanto diversa dalla loro. Tappa differente, ma ugualmente interessante, giovedì 18 luglio: dopo aver festosamente attraversato il paese, i bambini hanno avuto modo di apprendere cosa sia il lavoro di squadra presso un’azienda, quale la pasticceria Chantilly, accolti da uno dei titolari, Pietro Netti, e gustando un buon gelato artigianale. Sorpresa graditissima da piccoli e grandi mercoledì 17, quando presso i luoghi parrocchiali del Grest è giunta Sua Eccellenza Reverendissima, il vescovo Giuseppe Favale, che ha conversato con i bambini e non ha fatto mancare parole di stima e apprezzamento per tali iniziative e per l’impegno profuso da don Antonio e dai volontari. Lo spettacolo finale è stato interamente preparato dagli stessi bambini che, guidati dagli animatori, hanno curato le scenografie, i canti, i balli ed una piece teatrale, presentando il frutto del loro lavoro a genitori e parenti nella serata di domenica 21 luglio, allietata anche dalla degustazione di panini, frittelle e bibite. Quest’avventura non avrebbe potuto avere nome più indicato de “L’isola che c’è – per crescere e diventare grandi”, poiché in un mondo dove i buoni sentimenti sembrano spesso una mera utopia, l’impegno delle comunità parrocchiali può e vuole porsi anche come sostegno per la crescita dei bambini all’insegna dei valori più sani, fornendo loro solide ali per spiccare il volo alla volta dei propri sogni.