Dopo quasi quattro decenni, la nostra concittadina Brunella Di Masi saluta così la Scuola.
Trentacinque anni sono tanti, ma vissuti nella scuola non sono mai troppi. È questo il titolo che desidero dare al mio saluto alla SCUOLA, ad un’istituzione che
considero fondamentale nella vita e nella storia di un popolo.
L’insegnamento è stata una scelta felice della mia vita, una scelta per cui devo ringraziare mio marito Massimo e mia madre che mi suggerirono di partecipare al
concorso per la docenza delle Discipline giuridiche ed economiche nelle scuole secondarie di secondo grado. Una scelta che ha valorizzato le mie potenzialità, che mi ha consentito di continuare a studiare e ad aggiornarmi ma, soprattutto, che mi ha permesso di relazionarmi con la parte più bella della società: i GIOVANI.
I miei ragazzi......quante generazioni si sono susseguite tra i banchi delle classi che mi sono state assegnate! Sicuramente l’età, ma anche i naturali limiti della memoria non mi consentono di ricordare i volti e i nomi di tutti i miei alunni, molti di loro oggi adulti, già genitori e professionisti affermati. Posso però affermare, con certezza, che ognuno di loro mi ha donato affetto, rispetto, profonde emozioni e tante piccole e grandi soddisfazioni che hanno dato significato alla mia azione educativa, con quel calore umano, con quella sincerità, con quella passione e con quella voglia di crescere e di migliorarsi che contraddistingue l’agire dei giovani.
Certamente, la piena realizzazione nella mia professione non ci sarebbe stata senza il supporto, la collaborazione, l’affetto, la comprensione dei miei colleghi, la
condivisione delle tante difficoltà che il nostro lavoro comporta. Con alcuni, in particolare, c’è stata una sincera amicizia basata su una profonda stima e assenza
totale di competizione. Con Marta e Chiara Sonnante, Tina Goffredo, Tonia Ivone, Tonia Mastrangelo e Dora De Laurentis ho condiviso, per tanti anni, con alcune la passione per gli studi giuridici ed economici, con tutte la passione per l’insegnamento, la ricerca di strategie sempre migliori per infondere nei nostri ragazzi la motivazione ad apprendere e a crescere, nel rispetto dei valori che rendono ognuno di noi punto di riferimento nella famiglia e nella società. Due di loro mi hanno preceduto nel pensionamento e incoraggiato ad affrontare con serenità ed ottimismo questa nuova fase della mia vita.
Nel trasferimento d’ufficio all’istituto alberghiero di Castellana, per sopravvenuta soprannumerarietà, ho avuto il piacere di incontrare nuovi colleghi che mi hanno accolto con affetto ed aiutato in questa ulteriore sfida professionale. La persona a cui devo un profondo ringraziamento e con cui si è subito instaurata una perfetta intesa umana e professionale è stata Orietta D’Alessandro, la cara Orietta che posso oggi sicuramente annoverare tra le mie amiche più care. E non vorrei dimenticare Rosa Bartolo con cui, nel mio ultimo anno d’insegnamento, ho avuto il piacere di condividere un incarico importante: una persona speciale che unisce alle eccellenti qualità professionalità una profonda umanità.
E poi tanti giovani colleghi ai quali devo il più sentito ringraziamento per la freschezza, l’entusiasmo e le nuove prospettive didattiche che hanno arricchito il mio rapporto umano e didattico con gli alunni. Antonella Sasanelli, oggi Dirigente Scolastico, che stimo profondamente per la competenza e la preparazione, per la determinazione, l’impegno profuso per la sua crescita professionale, sempre al servizio dell’istituzione scolastica, Maria Carmela Cipulli che ho conosciuto come giovane docente di sostegno, oggi professionista di spicco nella nostra scuola per le sue qualità culturali, professionali ed organizzative, Gianni Giannuzzi che considero il mio erede naturale, Rosanna Berardi e Vito Valenzano per i quali nutro profonda ammirazione per la sensibilità, l’umanità e la competenza che li contraddistingue. Ad ognuno e a tutti vorrei sia trasmettere l’amore che ho sempre provato per il LUIGI PINTO, oggi Consoli-Pinto, la mia seconda famiglia, sia infondere la tenacia nel combattere per la rinascita di un istituto che è stato un fiore all’occhiello per la nostra città, per tanti e tanti anni.
Un caro saluto a Maria D’Accolti, Nicola Milano e Pietro Gigante, preziose guide per docenti ed alunni: il loro difficile impegno per l’organizzazione scolastica, soprattutto in questi due anni di pandemia, è encomiabile e ha dato lustro al nostro istituto. Con Maria, in particolare, ho condiviso le classi nei miei anni d’insegnamento al Consoli, instaurando un bellissimo rapporto fondato su rispetto e stima reciproca.
Un ringraziamento speciale al mio Dirigente, al Preside Verni, che ho conosciuto nel 2012 durante il primo collegio dei docenti all’istituto alberghiero, a cui entrambi eravamo stati assegnati proprio in quell’anno scolastico. Ho subito ammirato la sua preparazione ma, soprattutto, la sua determinazione a voler dare dignità ad una scuola che costringeva docenti ed alunni in locali insalubri. E ci è riuscito brillantemente in poco tempo, consentendo l’apertura di un edificio da anni destinato all’istituto alberghiero ma mai completato per l’inerzia delle amministrazioni locali e provinciali. Ho subito pensato che il Preside Verni sarebbe stata la persona giusta per risollevare le sorti del Luigi Pinto, in caduta libera nelle iscrizioni ed ho sperato ed ho tifato per la fusione dei due istituti che qualche anno più tardi è stata deliberata dalle autorità competenti. Sono sicura che il Preside Verni continuerà nel suo impegno per la crescita del corso commerciale affinchè si possa nuovamente affermare che Castellana continui a formare brillanti professionisti nel settore economico.
Un sentito GRAZIE alle mie compagne di avventura, le care signore Anna Palladino e Maria Bianco, pilastri della segreteria scolastica, per la sempre squisita disponibilità e per la competenza nello svolgimento delle loro mansioni. Sicura di interpretare il pensiero dell’intero corpo docente, auguro loro di poter dedicare più tempo a sé stesse e di godere appieno delle gioie familiari.
Lascio la scuola con tanta tristezza ma senza alcun pentimento: la mia salute lo richiede, la mia famiglia reclama una moglie, una mamma e una nonna ancora in
grado di poter donare amore. Ma come ha scritto mia figlia in un bellissimo album di ricordi che mi ha dedicato: “PER SEMPRE PROF perché PROF NEL CUORE”