Non si era spenta l'eco dell'articolo pubblicato sull'ultima edizione del settimanale FAX sul caso Cisternino che si torna a parlare di Castellana-Grotte e della vicenda che vede contrapposti, da un lato, tredici tra amministratori e funzionari, dall'altro Cosimo Cisternino, avvocato e attuale comandante della polizia municipale di Castellana-Grotte.
Sull'edizione odierna della Gazzetta del Mezzogiorno, infatti, in un articolo a firma del medico e giornalista Emanuele Caputo, sulla scorta della notizia del rinvio a giudizio dei tredici - numero infausto a dire il vero - imputati si ricostruisce il caso della "mancata assunzione" di Cisternino. Coinvolti dalla vicenda, il sindaco Franco Tricase, gli ex-assessori Camastra, Carpinelli, Rinaldi, Messina, Simone - attuale presidente del Consiglio Comunale, l'assessore Romanazzi, l'ex-segretario comunale Intini, i funzionari comunali Contento, D’Onghia, Manghisi, Rossi e il dipendente Ivone. Per l'accusa, sarebbe stata ostacolata l’immissione in servizio di Cisternino vincitore, nel 2006, della selezione pubblica. Prossimo appuntamento con la querelle giudiziaria castellanese il prossimo 10 luglio, quando il giudice dell'udienza preliminare Maria Scamarcio si pronuncerà sulla richiesta di rinvio a giudizio del sostituto procuratore della Repubblica Emanuele De Maria.