Dalla Scuola Secondaria di I grado "Silvia Viterbo" di Castellana-Grotte, la cronaca di un'esperienza teatrale in lingua inglese: la messa in scena di "Little red riding hood" da parte degli alunni di I classe.
Anche quest’anno la Scuola Secondaria di Primo Grado “Silvia Viterbo” ha proposto una performance teatrale in lingua inglese, messa in scena dagli alunni della classe 1a C.
Guidati dalla docente Apollonia Laera, i ragazzi si sono cimentati nel rappresentare la popolare fiaba di Charles Perrault, rivisitata dai fratelli Grimm, “Little Red Riding Hood”, alias “Cappuccetto Rosso”.
La scelta non è stata casuale, ma legata al Progetto Informatico di Coding “Coderdojo”, incentrato sempre su Cappuccetto Rosso e realizzato dagli studenti con le docenti di lingua italiana e francese, Maria Grazia Mazzarisi e Rosa Lischio. Così, i ragazzi hanno avuto la possibilità di confrontarsi con la fiaba non soltanto attraverso il linguaggio verbale e digitale, ma anche attraverso quello del corpo.
Nel pomeriggio del 18 giugno scorso, presso l’Aula Magna del plesso Viterbo, i giovanissimi ‘attori’ hanno dato vita ad una versione della fiaba inedita, spiritosa e ricca di intermezzi musicali, la quale ha coinvolto tutti gli spettatori ed entusiasmato i bambini presenti.
Un’esperienza appassionante e utilissima per gli alunni, visti i numerosi vantaggi offerti dal laboratorio teatrale in relazione all’apprendimento delle lingue straniere.
Come diversi studi attestano, grazie ad un uso esclusivo e naturale della L2, vivo e ricco di intonazioni, il teatro in lingua straniera:
- aiuta l’allievo a superare difficoltà ed eventuali blocchi psicologici e a sviluppare le proprie capacità interpretative, espressive e comunicazionali, accrescendo sicurezza e libertà nell’espressione;
- favorisce un miglioramento delle quattro abilità di base (comprensione orale e scritta, produzione orale e scritta) e agevola l’acquisizione della pronuncia corretta e della fluidità nel discorso;
- si configura come un prezioso strumento, poiché tende a rappresentare la realtà in tutti i suoi aspetti (poetico, narrativo, reale e fantastico) e in tutti i suoi linguaggi (verbale, non verbale, mimico-gestuale, coreutico). Durante il laboratorio, si opera sullo spazio e sugli alunni stessi nello spazio, sulla creazione di personaggi, sull'espressione corporea e vocale, sulla narrazione teatrale e su un testo teatrale specifico, che viene letto, modificato, interpretato, in previsione dello spettacolo finale;
- rappresenta un efficacissimo strumento per l’inclusione di tutti i soggetti, anche quelli con difficoltà o Bisogni Educativi Speciali, in quanto favorisce la crescita personale, affinando abilità sociali quali la condivisione e la socializzazione.
Partecipare ad un laboratorio significa, infatti, mettersi in gioco e coltivare le proprie attitudini creative per metterle al servizio del gruppo, maturando, così, un efficace spirito di collaborazione, necessario alla costruzione comune del prodotto finale.
Al termine della rappresentazione, Apollonia Laera ha ringraziato i presenti per aver partecipato ed ha illustrato al pubblico le motivazioni educative e didattiche alla base del laboratorio teatrale in lingua straniera; quindi, per finire all’insegna dell’allegria, gli alunni si sono esibiti in una divertente coreografia, preparata assieme alla docente di musica Anna Decataldo, sulle note della canzone “Il Gatto e la Volpe” di Edoardo Bennato.
Un’esperienza davvero avvincente, assolutamente da ripetere!