Un'isola felice per il volley. Così è vista Castellana Grotte negli ambienti del volley che conta. Questa particolare realtà non porta solo uno sport spettacolare ai tanti appassionati castellanesi, ma forma giocatori, dirigenti e tecnici locali.
Tra questi ultimi, c'è Pino Lorizio di recente approdato a Reggio Emilia. Oggi, tra i tecnici ai massimi livelli del volley nazionale, c'è lui ed il bravo ed apprezzato Michele Totire. Entrambi nati e cresciuti pallavolisticamente a Castellana-Grotte ed entrambi, tra alterne fortune, da tanti anni nel giro degli allenatori di sicuro affidamento nelle serie superiori.
Ma se Michele Totire (attualmente a San Donà in A3, dal 2005 ininterrottamente in serie A e con una lunga parentesi come tecnico delle nazionali giovanili) finora l'abbiamo visto solo come coach di squadre avversarie, Pino Lorizio ha più volte allenato squadre castellanesi.
Cominciò a 17 anni come tecnico delle giovanili femminili della Florens, poi nell'84, a soli ventun'anni, primo impegno ufficiale in serie B come secondo di Vincenzo Di Pinto. Prima esperienza come primo allenatore nel 91, a soli 27 anni, con la Materdomini. Tre anni in B1, tre in A2, poi ancora due in B1, erano i tempi di Nuzzo, Corsano, Insalata. Dopo questa lunga esperienza, prima ed unica nell'orbita Materdomini, ancora come secondo di Di Pinto a Taranto in A1 con Bruno De Mori e Marcello Bruno. Da allora un lungo girovagare tra B1, A2 e finalmente da head coach in A1 a Gioia del Colle. Tornò a Castellana come secondo di Gulinelli in A1 nella BCC-NEP, poi una parentesi all'estero in Bulgaria con ottimi risultati ed una nuova promozione in A2 a Motta di Livenza. Chiamato dalla BCC nel 2016 in B1 con la promozione come unico obiettivo, riuscì a conquistare non una, ma due promozioni consecutive e portare nuovamente la BCC in A1, nel frattempo diventata Superlega, dove rimase nel primo campionato disputato a Bari. Quello strano campionato senza retrocessioni e quindi senza grandi stimoli per i club non di prima fascia. I risultati per certi versi deludenti, anche se prevedibili, e qualche divergenza convinsero la società a non confermarlo.
In tutto questo, sette promozioni, due coppe Italia di serie B, senza dimenticare la finale scudetto e la coppa nazionale in Bulgaria. Insomma, un vincente. Ed allora come mai tutto questo girovagare?
"Nella pallavolo è così", risponde Lorizio, "non esiste la meritocrazia. Parlo in generale, non mi riferisco ad un club in particolare, c'è troppa gente che si improvvisa. A parte quei pochissimi allenatori di altissimo livello, tutti gli altri spesso vengono scelti non per ragioni tecniche ma per scelte politiche. Magari si vuole spendere poco o si deve accontentare qualche procuratore o, peggio, trovare un capro espiatorio di errori altrui. Accade di rado che un tecnico venga scelto solo per le proprie capacità".
Pino Lorizio quest'anno era in attesa di collocazione dopo l'esperienza di Alessano dello scorso anno ed è stato chiamato alla vigilia di Natale al timone della Conad Reggio Emilia impegnata nel prossimo girone di ritorno a conservare la permanenza in A2, in sostituzione del dimissionario Bosco.
La nuova squadra del cinquantaseienne tecnico castellanese, ha avuto un'involuzione in questa prima parte del campionato. Apparve irresistibile a Castellana-Grotte contro la BCC New Mater, vinse 0-3, con uno strepitoso Zingel (alla BCC nell'anno precedente in Superlega) nell'inconsueto ruolo di opposto. Dopo quella vittoria, sei sconfitte (solo una al tiebreak) ed una sola vittoria, anch'essa al tiebreak, a Mondovì. Ma "nella società e nella squadra c'è fiducia", dichiara Lorizio, "Zingel è infortunato, ma è in ripresa, dopo tornerà nel suo ruolo. Purtroppo l'opposto titolare (Andrea Santangelo, ndr) in piena preparazione ha lasciato la squadra allettato dall'offerta della Samsung di Seul, una squadra coreana. Hanno spostato Zingel nel ruolo di opposto ma poi, forse proprio perché fuori ruolo, Aidan si è fatto male. Mi hanno chiamato il 24 ed ho accettato subito perché la società è seria. Il 5 gennaio, alla ripresa, riceviamo Cantù e dobbiamo arrivarci bene. La squadra c'è, bisogna aspettare il rientro di Zingel nel suo ruolo naturale e provare a recuperare fisicamente gli altri. Bisogna riacquistare fiducia, ce la faremo".
Noi ne siamo certi.