Sicuramente appagati i tanti tifosi che hanno riempito il rinnovato Palagrotte per l'esordio vincente nel campionato nazionale di serie A2 UnipolSai di volley maschile. Una vittoria netta per 3 a 0 (33-31, 25-17, 25-22) della BCC New Mater contro la Basi Grafiche Geosat Lagonegro.
Forse il risultato così netto castiga eccessivamente il Lagonegro, ma la New Mater ha mostrato un'ottima compattezza di squadra, un gioco più quadrato, uno spirito di sacrificio maggiore e, non certo per ultimo, un grande, grande Roberto Cazzaniga.
La sua bravura e la sua esperienza hanno tirato fuori la squadra dalle difficoltà incontrate nel primo set e l'hanno sospinta verso l'affermazione nei set successivi, ma, ripetiamo, tutta la squadra ha ben interpretato la gara, facendo per intero il proprio dovere contro la combattiva, ma meno esperta squadra lucana.
Alla presenza di un numeroso pubblico con una folta presenza di tifosi ospiti, è partito un nuovo campionato di serie A2, il settantaduesimo, con molte novità regolamentari. Nuova formula di campionato con due gironi da 10 squadre ed intrigante post season, timeout tecnici aboliti (rimangono quelli discrezionali) e, succosa novità, il video-check, la moviola in campo, molto utilizzata e decisiva stasera. Quest'ultima la riteniamo molto positiva perchè dirime i dubbi, risolve situazioni intricate e, speriamo, toglie qualsiasi alibi a comportamenti poco sportivi, comunque non frequenti nel volley.
Mister Falabella, tecnico lucano, schiera Boesso (14) opposto a Parisi (2), Giosa (6) e Cubito (5) centrali, Boscaini (5) e Galbinov (9) in banda, Maiorana libero.
L'allenatore castellanese Lorizio risponde con la diagonale Cazzaniga (top scorer con 18 punti) Garnica (1), Presta (8) e Quarta (6) al centro, Moreira (13) e Canuto (10) schiacciatori, Cavaccini libero. Spazio in gara anche per Di Noia e De Santis (2).
Il primo set vede una buona partenza degli ospiti che mantengono il predominio fino al 18-22. Qui si ha la svolta della gara con Cazzaniga in battuta. Il suo servizio esplosivo produce tre punti, di cui due diretti, riaprendo la gara. Parte un estenuante punto a punto, le due squadre sprecano diversi set point fino al 33-31 finale che fa esplodere di gioia il Palagrotte.
Il Lagonegro sembra accusare il colpo nel secondo set che scorre tranquillo per i padroni di casa che chiudono con un eloquente 25-17.
Il terzo set risulta più combattuto del precedente. Si va avanti a fasi alterne, ma i nostri hanno acquisito fiducia nei propri mezzi ed i lucani mostrano poca incisività nelle fasi in cui sono in vantaggio e così la New Mater sfrutta la propria maggiore esperienza per concludere set (25-22) e gara.
Questi i commenti di fine gara.
Roberto Cazzaniga: "Oggi è andata bene, la squadra ha risposto presente, anche i due brasiliani che avevano avuto qualche problema in settimana. In allenamento lavoriamo come dannati ma questo oggi ha pagato perchè si è visto il sacrificio della squadra per recuperare qualsiasi palla. Adesso dobbiamo trovare il nostro ritmo ed andare avanti sempre per questa strada".
Falabella, tecnico ospite: "Abbiamo fatto un ottimo primo set, ma nel finale abbiamo sbagliato cose molto semplici. Forse abbiamo sofferto l'inesperienza perchè abbiamo un solo giocatore esperto di A. La sconfitta del primo set ha condizionato un po' il secondo, poi nel terzo abbiamo giocato meglio, ma abbiamo sofferto molto il servizio di Cazzaniga. Però ho visto alcune cose positive nella mia squadra, penso che daremo filo da torcere a tutti. Stasera avevamo di fronte una squadra che sicuramente punterà alla pool promozione".
Lorizio, tecnico New Mater: "Sapevo che sarebbe stata una partita difficile. Esordio in casa, squadra nuova, gli stranieri che devono ancora ambientarsi nel nostro campionato. C'è da migliorare sulla tecnica e su alcune situazioni tattiche, ma sono soddisfatto della reazione che ha avuto la squadra quando è stata sotto, si vede che ha voglia si soffrire e di lottare. Dobbiamo abituarci a questo perchè sarà così con tutti. Questo risultato è merito di tutta la squadra per il lavoro svolto in settimana. Noi vediamo e giudichiamo la partita, ma nessuno immagina il sacrificio ed il lavoro che fanno quelli che stanno dall'altra parte del campo per allenare quelli che la domenica giocano. Tutti meriterebbero di giocare, ma purtroppo bisogna fare delle scelte".