Avevamo dato notizia dell'imbrattamento del tempietto rupestre di San Bartolomeo di Padula nel luglio scorso, quando ignoti writers avevano lasciato il segno del loro passaggio sull'antichissimo paramento lapideo.
Nonostante la sorveglianza sia stata intensificata, l'ignoranza ha colpito ancora, altri tag, altri grafi, altri danni. Preso atto del nuovo gesto vandalico, segnalato dal solerte Angelo Totaro, con il Ce.Ri.Ca. fautore del recupero del monumento, l'assessore comunale al patrimonio Vanni Sansonetti ha provveduto all'integrazione della denuncia nei confronti di ignoti presso la locale stazione dei Carabinieri. Il prossimo passo sarà l'installazione delle videocamere di sorveglianza e, ce lo auguriamo di cuore, l'identificazione dei responsabili.
Quando i tag avranno un nome e cognome, particolarmente pesanti saranno le conseguenze.
Rammentiamo, infatti, che il danneggiamento di cose di interesse storico o artistico è perseguibile ai sensi dell'art. 635 del Codice Penale con pene che arrivano ai tre anni di reclusione. Chiunque fosse in possesso di notizie utili alle indagini, si rivolga senza attendere oltre alle forze dell'ordine.