I parziali (25-23, 22-25, 25-23, 23-25, 14-16) rappresentano perfettamente l'andamento della gara che è stata ricchissima di break e contro-break, sorpassi e contro-sorpassi che hanno tenuto per oltre due ore con il fiato sospeso il folto pubblico presente.
Così Bruno De Mori, direttore sportivo New Mater a fine gara: "Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile perchè vi siamo arrivati in condizioni non ottimali. Abbiamo cercato di recuperare, ma evidentemente senza riuscirci appieno. Siamo stati ancora una volta tanto generosi, ma abbiamo ancora commesso errori evitabili. Comunque è la seconda partita che perdiamo quest'anno e non bisogna farne un dramma. Certo questa era una partita da dentro o fuori e non fa mai piacere perdere, ma dobbiamo prendere atto che non siamo invincibili, senza demoralizzarci però perchè l'attività continua".
Gli ospiti guidati da Spanakis, si schierano con Marchiani (2) al palleggio e Banderò (24) opposto, Preti (25) e Marinelli (14) in banda, Valsecchi (10) e Bortolozzo (6) al centro, Cicola libero. Entrati Sacripanti (1), Pellegrino, Scrudato, non entrati Ippolito, Gaia, Santilli e Saturnino.
Pino Lorizio, tecnico locale, risponde con Cazzaniga (28) opposto a Garnica (2), Moreira (29, top scorer) e Scio (3) schiacciatori, Ferraro (6) e Presta (11) centrali, Cavaccini libero. Entrati De Santis (1), Parisi, Canuto (2) e Quarta, non entrati Pace, Astarita e Barbone.
Scio in campo al posto di Canuto non completamente ristabilito, novità Fosco Cicola nella squadra ospite. Il giocatore, che proprio con la New Mater conquistò la Coppa Italia del 2012, è stato appena ingaggiato dal Civita Castellana a seguito della defezione del suo libero Lipparini.
Il primo spunto della gara è proprio della New Mater (7-3) ed il primo recupero avviene subito (8-8). Si procede affiancati fino al 23 pari quando un primo tempo di Ferraro ed un'infrazione di seconda linea di Banderò, danno il primo set ai padroni di casa per 25 a 23. Parti invertite nel secondo parziale che vede i laziali sempre avanti e la Bcc sempre all'inseguimento. Il gioco è spettacolare, ma ci sono anche errori da una parte e dall'altra. Questa è stata una costante in tutta la gara: giocate magistrali dei vari Cazzaniga, Moreira, Banderò e Preti ed errori evitabili. Finisce 22 a 25. La pressione degli ospiti prosegue anche nel terzo parziale. Scio è bersagliato dai viterbesi e si difende come può, ma la New Mater è sempre a ridosso, supera gli ospiti e giunge a fine set con un salutare break (24-22) che le consente di chiudere sul 25-23 e portare la gara sul 2 a 1. Questo è il momento cruciale e Lorizio decide di rischiare Canuto. Partono bene i padroni di casa (11-6) ed il pubblico segue fiducioso, ma Civita Castellana non è più la squadra remissiva vista un paio di settimane addietro in campionato nel girone blu (perse 3 ad 1) ed ancora una volta risorge. Raggiunge e supera la New Mater (13-14) e sposta l'inerzia della gara a suo favore. Allunga nel finale (19-22), rintuzza l'ultimo attacco (23-24) e conquista il tiebreak con i soliti Banderò e Preti mattatori. Ancora quinto set per la New Mater. Gli ospiti continuano a premere (0-4), ma i giallo-blù recuperano ancora (5-5) e si mantengono agganciati fino al 14 pari, poi un muro su Moreira ed uno scambio sfortunato regalano la vittoria ed il passaggio alla semifinale al Civita Castellana.
Chiediamo a Spanakis i motivi della metamorfosi rispetto alla gara persa qui ad inizio mese: "Nell'altra gara abbiamo avuto un atteggiamento passivo. Questa è stata una gara durissima e quindi bravissimi i miei ragazzi che hanno dato tutto, recuperando due volte dal set di svantaggio, contro una squadra veramente forte. Si, con Cicola abbiamo fatto un salto di qualità, nonostante non sia ancora al massimo".
Sentiamo anche il nostro concittadino Fabio Scio (nella foto), chiamato a sostituire un giocatore del calibro di Bruno Canuto: "Stiamo avendo dei ritmi non indifferenti e la fatica comincia a farsi sentire. Comunque ce l'abbiamo messa tutta. Il mio apporto? Non è facile sostituire un grande ricettore come Bruno Canuto ed ero alla mia prima gara da titolare, però spero di aver dato il mio contributo alla squadra".