“Quante finestre, quanti occhi, quanta strada, quante vite si scoprono in un viaggio” … quanta verità in questa frase di Fabrizio Caramagna.
Viaggiare significa ampliare i propri orizzonti e tornare in qualche modo cambiati e migliorati. Questa logica ha sempre alimentato l’offerta formativa dell’Istituto “Pertini Anelli Pinto” di Turi e Castellana-Grotte che, ogni anno, propone diverse destinazioni che portano gli studenti del biennio a visitare meravigliose zone dell’Italia e quelli del triennio a scoprire diverse nazioni estere.
I viaggi d’Istruzione costituiscono per gli studenti un periodo di gioiosa evasione dalla routine scolastica. Sono vissuti come vacanze e momenti di condivisione con i coetanei e quindi affrontate con entusiasmo e desiderio di parteciparvi. In realtà essi fanno parte a pieno titolo dell’attività didattica e costituiscono delle vere e proprie lezioni fuori porta che, sviluppando la curiosità e il desiderio di esplorare, concorrono non solo alla crescita culturale dei ragazzi ma anche a quella relazionale e sociale.
I viaggi che le scuole organizzano sono sempre attinenti ai programmi che si svolgono e mostrano agli studenti i luoghi dove ad esempio sono accaduti avvenimenti storici oggetto di studio, monumenti, chiese, musei e parchi. Quelli svolti all’estero dall’I.I.S.S. “Pertini Anelli Pinto”, che si sono appena conclusi e che hanno portato gli alunni del terzo e del quarto anno dell’istituto rispettivamente a Madrid e Parigi, sono stati anche l’occasione di migliorare le proprie competenze nelle lingue straniere, familiarizzare con una cultura diversa ed assaggiare i piatti tipici delle diverse località.
I ragazzi hanno imparato ad orientarsi su mezzi di trasporto che in realtà piccole come i Paesi di provenienza non sono presenti. Hanno familiarizzato con le applicazioni che permettono di orientarsi ed hanno dovuto capire quali mezzi utilizzare tra metropolitana, autobus, tram e treni. Hanno spesso dovuto passare dall’uno all’altro per raggiungere le diverse destinazioni e quindi hanno acquisito una competenza che potrà tornargli utile quando si sposteranno autonomamente.
Anche la vita in albergo, con la necessaria condivisione degli spazi, si è tradotta in un momento di crescita. Chi è meno socievole e tende a rimanere un po' defilato ha avuto l’occasione di farsi conoscere meglio dai suoi compagni e di sviluppare nuove amicizie e nuovi rapporti. I più estroversi hanno dovuto imparare a contenersi per rispettare anche i ritmi e i desideri degli altri.
Sia a Madrid, sia a Parigi, gli studenti hanno trascorso cinque giorni davvero intensi. Per alcuni si è trattato del primo viaggio all’estero e della prima volta in aereo. Non sono mancate le forti emozioni ed i timori rispetto a quello che avrebbero vissuto, ma queste piccole ansie sono subito state sostituite dalla gioia e dal desiderio di sfruttare al massimo ogni momento.
Impegnativa, ma molto bella l’esperienza anche per gli insegnanti, che hanno avuto modo di conoscere gli studenti in situazioni diverse e che li hanno guidati alla scoperta dei luoghi.