Si aspettava da tempo questa decisione, già presa per tutti gli altri sport, e finalmente la FITET (Federazione Tennistavolo) ha rotto gli indugi e l'ha fatto in modo abbastanza inaspettato.
I campionati a squadre erano pressoché al termine ma, essendo gli stessi intervallati con le competizioni individuali, si sarebbero conclusi solo tra qualche settimana.
Decisioni inaspettate, come anticipato, ma anche abbastanza fantasiose.
Nel massimo campionato "non avendo terminato la seconda fase, non si può assegnare il titolo di Campione d’Italia", come recita il comunicato, niente titolo italiano, ma in tutti gli altri campionati nazionali (A2, B1, B2, C1) promosse le prime due e niente retrocessioni.
Anche nei campionati regionali pioggia di promozioni alle categorie superiori, ma senza retrocessioni.
Si può essere d'accordo o meno, ma l'Asd Fiaccola riceve congrui benefici: la squadra di B1, ultima in classifica (seppur con tante recriminazioni), non sarà retrocessa e rimane in B1; la squadra di C1, in testa a pari punti con altre due squadre, ma seconda a termini di regolamento, viene promossa in B2.
Ma c'è poco da gioire, ovviamente, per la drammaticità della situazione che ha portato a queste decisioni.
"Io sono in disaccordo con quasi tutte le decisioni, nonostante a noi tornino utili", questo il commento del direttore sportivo della società, Francesco Coletta, "sembra che non sia stata compresa la reale gravità della situazione. Altre squadre hanno festeggiato, ma noi, per ovvi motivi, non ne abbiamo nessuna voglia. Nel nostro girone saliranno Zafferana Etnea ed Enna e personalmente ritengo ingiusta la promozione di Zafferana Etnea nella cui squadra era stato trovato un giocatore positivo al controllo antidoping al termine di una gara. Non solo il giocatore e la società non sono stati sanzionati, ma vengono addirittura promossi".
Nel comunicato della Federazione viene inoltre stabilito uno stanziamento di quasi un milione di euro per venire incontro in questo difficile momento a tutte le società affiliate. E' stato deliberato un insieme di interventi eccezionali sotto forma di in premi, incentivazioni e riduzione di tasse federali per i prossimi campionati.
"Questo è positivo", è sempre Francesco Coletta a parlare, "ma ciò che preoccupa è che queste decisioni potrebbero portare tutti i campionati a crescere come numero di squadre partecipanti con notevoli aggravi delle spese di trasferta per le quali i contributi sono minimi. Noi siamo nel girone meridionale con tante squadre siciliane e quindi con trasferte molto lunghe e dispendiose e non sappiamo neanche se si potrà viaggiare. Sarebbe auspicabile una seria riforma dei campionati e della loro formulazione. Ad esempio si potrebbe pensare a concentramenti con più gare nella stessa trasferta, anziché gare secche".
E' un po' prematuro parlarne, ma chiudiamo chiedendo al direttore sportivo se, alla luce di queste decisioni, l'Asd Fiaccola pensa di proseguire l'attività con lo stesso impegno fin qui profuso.
"Sicuramente molte società non reggeranno alla crisi economica conseguente alla situazione sanitaria, ma per noi, a parte i costi delle trasferte, non dovrebbero esserci grosse ripercussioni perché abbiamo tutti giocatori locali e quindi riusciamo a controllare i costi, ma ciò non toglie che sia necessaria una riorganizzazione dei campionati e sarà anche tutto da vedere per la disponibilità degli impianti. Avremo difficoltà per l'accesso alle palestre? insomma è tutto in divenire. Non nascondo la nostra preoccupazione per il futuro del nostro sport".